Corsi masturbazione per bambini fino a 4 anni: giusto o sbagliato?
4 Novembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Educazione sessuale fin da giovani. Anzi, giovanissimi. L‘Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha diffuso nei giorni scorsi a tutti i governi europei un vero e proprio vademecum in cui vi sono le linee guida per l’educazione sessuale ai giovani. Secondo il documento, sin dall’asilo bisognerà insegnare ai bambini a vivere con serenità la propria sessualità, anche attraverso la masturbazione.
Il documento si chiama “Standard di Educazione Sessuale in Europa” e invita gli insegnanti ad accompagnare gli studenti ad una corretta presa di coscienza della sessualità, attraverso un’esplorazione delle relazioni sessuali -siano esse eterosessuali che omossuali- anche infantili.
Il documento ha fatto nascere alcune polemiche, soprattutto in merito alla fascia d’età che va da 0 a 4 anni. La domanda che sorge spontanea è se sia giusto introdurre bambini alla sessualità già in tenere età. Si legge su Libero Quotidiano:
“Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”». Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno invece essere istruiti «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa »”.
È però dai 6 ai 9 anni che si potrà cominciare a parlare di vera e propria educazione sessuale:
“La vera crescita avverrà coi bimbi tra i 6 e i 9 anni, cui i maestri terranno lezioni su «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi »”
In tal modo, una volta compiuti i 9anni, fino ai 12, potranno essere informati sui “rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette”, ovvero le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze indesiderate”.
A quel punto, si farà il vero e proprio passo in avanti:
“Nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di «pianificazione familiare» e conoscere il difficile «impatto della maternità in giovane età», con la consapevolezza di «un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa «presa di decisioni» (leggi aborto). Non solo: a quell’età, ormai matura secondo l’Oms, i ragazzi dovranno essere informati sulla possibilità di «gravidanze anche in relazioni omosessuali» e sull’esistenza del sesso inteso come «prostituzione e pornografia », venendo messi in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità»”.