NEW YORK – I bambini del ventunesimo secolo, che passano sempre meno ore all’aria aperta e al sole, sono sempre più esposti al rischio di anemia. Colpa dei bassi livelli di vitamina D, sintetizzata proprio dai raggi solari, coinvolta nella riduzione di emoglobina, la proteina globulare presente nei globuli rossi.
Uno studio del Johns Hopkins Children’s Center pubblicato sul Journal of Pediatrics ha evidenziato una complessa interazione tra ridotti livelli di vitamina D e l’emoglobina.
Potrebbero essere diversi i meccanismi coinvolti nella correlazione tra anemia e ridotte percentuali di vitamina D, compresi gli effetti della “vitamina del sole”, come viene chiamata, sulla produzione di globuli rossi nel midollo osseo così come la sua capacità di regolare l’infiammazione immunitaria, catalizzatore dell’anemia.
I risultati dello studio sono stati ottenuti attraverso l’analisi dei campioni di sangue di più di diecimila bambini. I piccoli più esposti al rischio di anemia avevano anche delle carenze di vitamina D, presente a livelli inferiori a 30 nanogrammi per millilitro.
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