Primo giorno di scuola 2018: quando inizia regione per regione
3 Settembre 2018 - di Claudia Montanari
Il 10 settembre, sarà la volta di Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Friuli Venezia Giulia.
Il 12 settembre apriranno i battenti gli istituti scolastici di Lombardia, Campania, Umbria, Trento, Sicilia, Veneto e Valle D’Aosta
Il 13 settembre toccherà al Molise.
Il 17 settembre seguiranno Calabria, Emilia Romagna, Marche, Liguria, Sardegna, Lazio e Toscana.
Gli ultimi a rientrare a scuola saranno gli studenti della Puglia, che inizieranno le lezioni il 20 settembre.
Ad allarmare molti genitori italiani però è la questione legata ai Ponti e alle festività. Il primo Ponte arriverà poco dopo l’apertura delle scuole, in occasione della Festa di Ognissanti. Il 1 novembre infatti quest’anno cade di giovedì e molti istituti rimarranno chiusi anche il 2 e il 3. La Festa dell’Immacolata, l’8 dicembre, arriverà di sabato, quindi niente ponti, ma gli studenti potranno riposarsi in occasione delle vacanze di Natale, che inizieranno ufficialmente venerdì 21 dicembre 2018 per terminare il 7 gennaio.
Il Ponte legato alla Pasqua sarà molto lungo. Quest’anno si celebra il 21 aprile e l’ultimo giorno di scuola sarà giovedì 18 aprile. Il rientro è previsto per martedì 23 aprile, anche se molte Regioni hanno deciso di prolungare le vacanze in vista della Festa della Liberazione, il 25 aprile, facendo ponte fino a venerdì 26 aprile (e concludendo poi con sabato 28 e domenica 28 aprile). In molti casi, quindi, gli alunni staranno a casa per circa due settimane, questione che ha messo in allarme molti genitori. Spesso infatti la chiusura delle scuole non coincide con quella di attività e uffici, per questo molte famiglie si troveranno in difficoltà nel caso in cui non riuscissero a trovare qualcuno a cui lasciare i bambini.
Pericolo scampato per la Festa della Repubblica, 2 giungo, che ricadrà di domenica. Ma la Festa dei Lavoratori, il 1 maggio, cade di mercoledì e molti istituti hanno già pensato ad un maxi Ponte. Per arginare il problema, le Regioni sono già corse ai ripari per cercare di arginare il problema e imporre agli istituti almeno 200 giorni di attività scolastica.