Alimentazione: 5 pasti al giorno per migliorare la linea e la salute
1 Maggio 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Per noi italiani l’alimentazione dovrebbe essere un vero e proprio culto ma a volte non è proprio così. Quante volte abbiamo sentito dire frasi come “salto la cena eppure non riesco a dimagrire” o “mangio pochissimo ma ingrasso lo stesso”?
Benché chi pronuncia queste frasi è spesso attento alla propria linea, non si rende conto che invece mangiare poco per cercare di dimagrire non è il modo corretto per evitare di accumulare calorie.
Anche per insegnare a prendersi meglio cura della propria alimentazione, l’Osservatorio Nestlè-Fondazione Adi ha studiato le persone che hanno adottato la “regola dei 5 pasti”, definiti come ”gli appuntamenti irrinunciabili che devono scandire la nostra giornata”.
Colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Sono questi i cinque pasti fondamentali da non dover saltare assolutamente. ”E oggi – dice l’Osservatorio – il trend di persone che seguono questa regola inizia a essere positivo: rispetto al 2011 inizia a crescere del 2%”. I dati dello studio, aggiunge Giuseppe Fatati, coordinatore scientifico dell’Osservatorio, ”non fanno che validare ulteriormente l’importanza di una giusta frequenza dei pasti all’interno dell’alimentazione quotidiana. Tra coloro che fanno i pasti principali più 1 o 2 spuntini c’è, infatti, una prevalenza di persone normopeso. I risultati sono comunque molto incoraggianti soprattutto tra le donne: 4 su 10 fanno lo spuntino al mattino e 5 su 10 al pomeriggio. Questo dimostra come un’informazione mirata e le campagne di educazione alimentare stiano iniziando a portare i primi frutti”.
Secondo l’indagine, le persone che dichiarano di saltare i pasti sono in diminuzione rispetto al 2011 (dal 28% al 26%) soprattutto tra gli over 45 e le donne, e solo 1 su 10 salta la colazione. Un italiano su 4 dichiara di saltare i pasti almeno 1 volta alla settimana; in particolare, durante i giorni feriali si tende un po’ di più a saltare il pranzo, durante il weekend invece la cena. ”Oltre alla frequenza – commenta Fatati – è necessario ricordare che il tempo dedicato ai pasti è fondamentale per l’assimilazione dei cibi, il gusto e l’equilibrio di tutta la dieta giornaliera. Secondo i dati sia cena sia pranzo durano in media circa 30 minuti, sia durante i giorni feriali sia nel weekend, quando invece bisognerebbe recuperare il valore della convivialità. Infine – conclude l’esperto – un pasto non può essere costituito da una sola categoria di alimenti, e una dieta corretta, anche dimagrante, deve sempre includere tutte le categorie di alimenti in maniera varia ed equilibrata”.