Armocromia, i consigli per scegliere sempre colori perfetti
12 Aprile 2022 - di Claudia Montanari
Primavera, estate, autunno, inverno: a ognuna la sua stagione. Almeno secondo l’armocromia, l’ultima tendenza beauty che arriva in televisione con l’esperta Rossella Migliaccio e il programma “Revolution, Scopri i tuoi colori” (il sabato su Real Time (Canale 31) e disponibile anche su discovery+).
“L’Armocromia – spiega Migliaccio, autrice nel 2019 di un best seller dedicato al tema – è la disciplina che ha lo scopo di trovare la gamma di colori ideale che valorizzi la nostra combinazione pelle-occhi-capelli. Identificare la nostra palette personale attraverso l’armocromia è fondamentale nella scelta di abiti e accessori. Ma anche di capelli e make up, per creare un fantastico senso di armonia e di bellezza. Questa analisi dei colori quindi è volta a valorizzare l’unicità di ciascuno di noi e non a rincorrere uno standard di bellezza imposto da altri”.
Armocromia in breve
Secondo l’armocromia ogni persona appartiene a una delle macro categorie chiamate stagioni, che si ispirano ai colori della natura in quelle quattro fasi dell’anno solare: inverno, autunno, estate e primavera. Per capire qual è la propria stagione, bisogna analizzare quattro variabili: il sottotono, il valore cromatico, il contrasto e l’intensità. A seconda del proprio mix pelle-occhi-capelli, ognuno appartiene a una delle quattro stagioni, cui corrisponde una palette di colori amici.
Una volta individuata la propria stagione, diventa facile trovare ciò che risulta più donante per il viso. Bastano i colori giusti – garantisce l’esperta – per dare più luce ai lineamenti, esaltare gli occhi, persino attenuare (almeno visivamente) le rughette.
I consigli dell’esperta per tutte le stagioni
“Chi ha una pelle dal sottotono freddo – spiega Migliaccio – appartiene alle stagioni Inverno ed Estate, che hanno dei colori-amici a loro volta freddi. Per l’Inverno, funzionano bene il nero e il bianco ottico, i toni del blu notte e il viola bluastro delle bacche di ginepro: tutti colori scuri e intensi”.
“La palette Estate invece vuole sì colori freddi ma più delicati, come il lilla e il grigio chiaro, il rosa e l’azzurro, tonalità pastello, cipriate e madreperlate”.
“Chi ha un sottotono caldo invece, prediligerà toni altrettanto caldi: l’Autunno sta bene con le tonalità tipiche delle spezie, da quelle più aranciate al giallo senape, passando dai rossi e dai marroni come il terracotta o il cioccolato”.
“La Primavera, vuole a sua volta colori caldi ma brillanti e vivaci, come il verde mela e il rosso corallo, il turchese e il giallo tipico dei fiori primaverili”.
Non solo make-up, anche la scelta dei vestiti
I principi dell’armocromia si applicano tanto al trucco quanto all’abbigliamento perché “non è il corpo che deve adattarsi all’abito, ma viceversa” spiega l’esperta. Se i primi studi sull’importanza dell’accordo tra i propri colori e quelli che si indossano sono nati nella Hollywood degli anni ’30, quando il cinema è passato dal bianco e nero al colore, oggi l’armocromia è diventata un trend che “può rivoluzionarci la vita, non solo l’immagine: il primo passo – spiega l’esperta – di un processo più ampio che riguarda noi stessi”.
Così in ogni episodio di ‘Revolution’, la conduttrice incontrerà un ospite che vuole cambiare vita, a partire dal guardaroba. Racconterà la propria storia e si sottoporrà a una consulenza di immagine, per identificare la propria stagione armocromatica, la propria Body Shape e la forma del viso.
Da qui inizia la “Revolution”, che porterà a riconoscere i capi valorizzanti presenti nel proprio guardaroba e a donare seconda vita a quelli meno adatti attraverso l’app di Vinted, che consente di acquistare capi pre-loved e mettere in vendita quelli non utilizzati.
“Mettere un po’ di ordine nel guardaroba non è solo una questione di immagine, ma un viaggio per rivivere la nostra storia e iniziarne una nuova. Lasciare andare ciò che non ci rende felici e fare spazio a ciò che ci valorizza e ci fa stare (davvero) bene: è questa la missione, non impossibile – conclude Migliaccio – di Revolution!”.