Capelli primavera 2020: tutte le tendenze ispirate dalle star

Capelli primavera 2020: tutte le tendenze ispirate dalle star

2 Marzo 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

La primavera 2020 è alle porte. Cosa c’è di meglio se non dare un tono ai capelli con nuove nuances? Si possono fare delle scelte più eccentriche come quella della cantante Dua Lipa, che ha inaugurato i contrasti forti. O quelle più classiche alla Gigi Hadid, che non si allontana mai troppo dal suo biondo. Oppure scelte ancora più eccentriche alla Billie Eilish.

Rihanna ha optato per un nero lucido, mentre Emily Ratajkowski rimane fedele al suo castano cioccolato. Kendall Jenner per una sfumatura di castano ramato. Impeccabile il caschetto biondo giacchio dell’attrice Lucy Boyton. E poi c’è il rosso, una garanzia per chi non vuole passare inosservata senza allontanarsi dai colori classici. Il più iconico è quello dell’attrice Jessica Chastain, punto di riferimento per tutte le “rosse”. Per capelli XXL, che però in poche possono permettersi, c’è la modella Tina Kunakey; con la sua chioma riccia naturale ha conquistato tutti all’ultima settimana della moda francese.

Vi abbiamo parlato del nuovo biondo champagne, che sta diventando sempre più popolare. In generale, la tendenza è quella dell’abbandono del classico shatush a vantaggio di un ritorno di colore che parte dalla radice. Se non proprio le vecchie mèches, almeno qualcosa che si avvicina a una tecnica che valorizzi non solo le lunghezze ma anche la parte superiore della capigliatura.

Attenzione però a non esagerare con le tinte permanenti o le sostanze liscianti per capelli. Un vasto studio Usa ha osservato un deciso aumento dei rischi di sviluppare tumore del seno legato a questi prodotti. Il rapporto del prestigioso ‘National Institute of Environmental Health Sciences’ (‘Istituto nazionale delle scienze ambientali’) ha rilevato rischi più alti del 9% tra un campione di donne che utilizzava i coloranti permanenti e addirittura del 18% tra chi usava i prodotti per lisciare la chioma. Un uso più frequente di queste ultime sostanze – ogni 5-8 settimane – e stato associato addirittura ad un incremento dei rischi di cancro della mammella del 31%.

Gli studiosi mettono però in guardia dal trarre conclusioni definitive, in quanto lo studio ha osservato un ‘legame’ ma non ne ha provato la relazione di causa ed effetto. “Sappiamo che sono molti i fattori che contribuiscono alla formazione dei tumori”, ha detto una delle autrici, Alexandra White. I dati provengono dall’analisi di 46.709 donne seguite per 8 anni: le volontarie erano parte del cosiddetto ‘Sister study’, in quanto erano tutte sorelle di donne che avevano avuto il tumore.

Nonostante queste donne avessero una propensione teoricamente più alta di sviluppare il cancro del seno – ha precisato White – i dati si applicano alla popolazione generale. Particolarmente colpite sono risultate le donne afro-americane: per loro l’aumento dei rischi legato all’uso di coloranti è risultato del 45%.

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