Dieta “no ai carboidrati sì ai grassi”? Attenzione al colesterolo (e al cuore)
18 Giugno 2012 - di Mari
STOCCOLMA – Eliminare i carboidrati dalla propria alimentazione per dimagrire: un’abitudine sempre più diffusa e promossa da molte diete iperproteiche. Ma se i benefici come la perdita di peso si vedono ci sono conseguenze negative per la salute difficili a vedersi subito, ma che possono fare molto più male di qualche chilo di troppo.
Uno studio condotto in Svezia e pubblicato sul Nutrition Journal mette in guardia proprio dai rischi a livello di aumento del colesterolo prodotti dalle diete iperproteiche.
Lo studio è nato da una semplice osservazione: le regioni del nord della Svezia, quelle in cui l’alimentazione è più ricca di proteine e povera di carboidrati, hanno un’incidenza di gran lunga più alta del resto del Paese di malattie cardiovascolari. E una percentuale di ictus e infarti tra gli uomini fra le più alte al mondo.
Nel 1985 è partito così un progetto di educazione alimentare dei cittadini. Dopo 25 anni i ricercatori svedesi hanno iniziato a tirare le fila dei risultati di questo piano.
Le conclusioni hanno dimostrato che i periodi in cui gli svedesi hanno assunto una maggiore quantità di grassi tagliando i carboidrati hanno visto aumentare moltissimo i loro livelli di colesterolo, per di più senza perdere peso. Questo perché le diete che prediligono i grassi a scapito dei carboidrati producono una riduzione del peso corporeo nell’immediato, ma che non riesce ad essere mantenuto nel tempo. E soprattutto con l’aumento del colesterolo cattivo nel sangue si va incontro a seri rischi cardiovascolari.