Cellulite, ultima frontiera per combatterla: iniezioni batteriche

Cellulite, ultima frontiera per combatterla: iniezioni batteriche

5 Maggio 2014 - di Mari

WASHINGTON – Cellulite? L’ultima frontiera per combattere questo inestetismo che perseguita le donne è un farmaco biologico a base di un batterio, il clostridium histolycum. Iniezioni di questo medicinale, approvato di recente dalla Food and Drug Administation negli Stati Uniti per il trattamento della contrattura di dupuytren (patologia della mano che causa la flessione di una o più dita) si sono rilevate utili proprio per combattere la cellulite. 

Questo composto, infatti, sembra sciogliere magicamente noduli, indurimenti e cuscinetti che rendono il tessuto visibilmente alterato. La nuova cura, ancora in fase di sperimentazione, è stata presentata al congresso dell’American society for aesthetic plastic surgery (Asaps) di San Francisco. Il nuovo trattamento non è il solo: altre due metodiche rientrano fra le novità al vaglio degli specialisti.

La prima è una nuova radiofrequenza, di tipo ‘selettivo’, chiamata Vanquish RF, composta da un manipolo che sfiora la pelle scaldando solamente le cellule adipose e non la cute, inducendole all’apoptosi cioè alla morte. La seconda è un dispositivo medico (Cabochon), approvato dall’FDA per il miglioramento temporaneo della pelle a materasso localizzata su glutei e cosce.

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