Corsa e cellulite: 9 consigli per tonificare davvero
6 Luglio 2017 - di Mari
Corsa e cellulite: a volte allenarsi non basta. Ecco nove consigli per ottimizzare uno sport sempre più diffuso. Arrivano dal dietista Francesco Fagnani, in un articolo pubblicato su Repubblica.
Perché se è vero che la corsa fa senza dubbio perdere peso e rende le gambe più forti, è altrettanto vero che in certi casi, almeno per quanto riguarda le donne, può non essere efficace a contrastare la cellulite.
Ma, sottolinea il dietista Fagnani, “pensare che correre per ore e ore ogni settimana aiuti a migliorare l’elasticità della pelle e a tonificare i muscoli, è una ricetta sbagliata”.
Spesso, infatti, si vede una perdita di tonicità soprattutto a livello di glutei. Questo perché non basta allenarsi. L’allenamento, soprattutto se intenso e se fatto durante l’estate, migliora sì l’efficienza circolatoria, ma porta anche ad una notevole disidratazione. Per questo motivo è fondamentale, soprattutto quando ci si allena, bere adeguatamente.
Il consiglio è di bere due litri di acqua al giorno, ma di più quando si corre, dal momento che con un’ora di corsa si può arrivare a perdere anche più di un litro di liquidi. Quindi in questi casi l’apporto di liquidi va subito reintegrato, anche con frutta e verdura, naturalmente ricche di acqua.
Un altro consiglio riguarda la modalità di assunzione: il consiglio è quello di dilazionare l’apporto di liquidi durante tutto l’arco della giornata, senza mai condensarne ingenti quantitativi in un’unica presa.
Spesso chi corre, soprattutto all’inizio e con l’obiettivo di perdere peso in fretta, tende a mangiare molto poco, seguendo una dieta rigida. Ma proprio l’ampio divario tra dispendio calorico e apporto energetico causa la perdita di tonicità e l’aumento della “pelle a buccia d’arancia”.
Ecco, dunque, qualche consiglio per gestire al meglio l’alimentazione e contrastare la perdita di tonicità muscolare:
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Suddividere l’apporto calorico della giornata in 5 o 6 pasti. Ai classici tre pasti principali aggiungete due spuntini come break di metà mattina e metà pomeriggio e, a seconda delle necessità, un terzo spuntino serale.
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Cercare di circoscrivere gli alimenti ad alto indice glicemico, come i dolci, solo alle occasioni conviviali nelle quali non si può certo dire di no, evitandoli nel quotidiano, fatta eccezione per un momento “magico” che è quello dell’immediato post allenamento durante il quale il “dolcetto” non deve far venire alcun senso di colpa.
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Prediligere cibi integrali, soprattutto nel caso del pane. Il pane bianco infatti ha un elevatissimo indice glicemico.
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Nella dieta non devono mancare mai frutta e verdure, cibi ricchi di vitamine e sali minerali che ci aiutano a contrastare lo stress ossidativo generato dall’allenamento, dallo smog e dall’inquinamento. Ma attenzione: la frutta è comunque zuccherina e quindi va consumata, come tutti gli alimenti, con buon senso.
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Pesarsi prima e dopo la corsa in modo da avere ben chiara l’entità dei liquidi persi con l’allenamento ed essere in grado di calibrare in modo opportuno l’assunzione di acqua durante la giornata.
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Dilazionare l’introito proteico: mai condensare ingenti quantitativi di proteine in un unico pasto, bensì, a partire dalla colazione, passare per gli spuntini e i rimanenti pasti principali con l’assunzione di una congrua quota proteica.
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Evitare i grassi saturi, senza demonizzarli, ma dando spazio ad un maggior consumo di acidi grassi mono e poli-insaturi.
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Limitare i superalcolici, eliminandoli dalla vostra quotidianità.
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Valutare, attraverso un nutrizionista, lo stato muscolare basandovi su due importanti parametri forniti dall’analisi impedenziometrica: l’angolo di fase e la massa metabolicamente attiva. Sono proprio questi parametri a “fotografare” lo status muscolare, consentendo così di predisporre un’alimentazione adeguata per il corpo che garantisca tonicità e, soprattutto, le condizioni fische per correre divertendosi.