ROMA – Dal parrucchiere attenzione alle allergie: in Europa colpiscono quattro persone su cento. Ma spesso, nonostante prurito, arrossamento e bruciore agli occhi molti continuano a tingersi i capelli.
Il composto più allergizzante delle tinture è la parafenilendiammina. Poi ci sono almeno altri 100 ingredienti che potenzialmente possono provocare arrossamento, prurito e fastidi agli occhi in moltissime persone.
Gli specialisti propongono la distribuzione di ‘kit per il patch test’ nei saloni per parrucchieri con i quali si possono individuare il 90% degli ingredienti allergizzanti che si scoprono con i test fatti dal dermatologo.
In ogni caso ci sono alcuni piccoli accorgimenti che possono far sì che anche chi soffre di allegrie possa tingersi i capelli.
Le colorazioni semipermanenti sono meno allergizzanti, ricordano gli esperti, così come quelle a base di erbe e piante, ma contengono alcuni ingredienti che possono provocare reazioni, come i diaminotolueni e i diaminobenzeni.
Il consiglio per ridurre il contatto della tinta sul cuoio capelluto che causa allergie è di distribuirla solo sui capelli e spalmando uno strato di vaselina protettiva sulla pelle. E di non superare mai i tempi di posa minimi.
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