Dieta intermittente: dimagrire facendo “pause”
20 Settembre 2017 - di Mari
A dieta per dimagrire? Sì, ma non sempre. O meglio: non continuativamente. Fare una pausa, uno strappo alle regole del regime alimentare, infatti, può aiutare a perdere peso, dando una scossa al metabolismo. In altre parole, più che i regimi dietetici continuativi funzionano quelli in qualche modo intermittenti, dove per qualche periodo si interrompe la rigidità imposta dalla cura dimagrante, pur senza strafare.
E’ quanto emerge da una ricerca guidata dall’Università della Tasmania, in Australia, pubblicata sulla rivista International Journal for Obesity.
Gli studiosi hanno preso in esame, nell’ambito di una ricerca denominata Matador (Minimising Adaptive Thermogenesis And Deactivating Obesity Rebound) che mirava proprio a confrontare gli effetti di una dieta continuativa rispetto ad una dieta intermittente, i dati relativi a 51 uomini obesi sottoposti a un regime dietetico per 16 settimane.
In maniera casuale i volontari sono stati assegnati a una cura dimagrante da seguire senza interruzioni oppure per due settimane con uno stop di altre due, per poi riprendere il ciclo nel complesso per 30 settimane.
Quelli del gruppo della dieta intermittente non solo hanno perso più peso, ma ne hanno hanno anche guadagnato meno dopo la conclusione dell’esperimento. Sono riusciti infatti a mantenere una perdita media di peso di 8 kg in più rispetto a coloro avevano seguito un rigido regime alimentare in maniera continuativa, sei mesi dopo la fine.
La chiave potrebbe stare in un ‘riavvio’ del metabolismo, secondo gli esperti, che rilevano come il corpo abbia una reazione importante quando si dimagrisce: ingaggia una sorta di ‘battaglia’ contro la perdita costante di una quantità notevole di peso. Così brucerà meno grassi una volta che si comincia a mangiare normalmente, cosa che rende più difficile anche il mantenimento degli obiettivi.