Palestre: fitness a chilometri zero. In tempo di crisi ci si allena in casa
16 Dicembre 2013 - di Claudia Montanari
ROMA – Fitness a chilometri zero. Ovvero, esercizio fisico fatto in casa per risparmiare costi e tempo. È una nuova moda esplosa negli Stati Uniti e che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia. La questione è semplice: sempre più persone scelgono di tenersi in forma in maniera “low cost” affidandosi ad applicazioni per smartphone che contano i passi e le calorie bruciate, che ti creano percorsi ad hoc per fare jogging, che ti fanno fare addominali e squat. E nell’era della crisi nera gli italiani non rimangono a guardare e invece di spendere soldi per le palestre scelgono il fitness a costo (quasi) zero. Ad analizzare il fenomeno è Daniela Uva che su Il Giornale scrive:
“Gestori delle palestre e aziende specializzate nel settore lo hanno capito, specializzandosi nel fitness low cost . Del resto, i numeri non sono proprio promettenti: dal 2012 a oggi le palestre italiane hanno perso il 40% delle iscrizioni. Un numero elevatissimo, che non lascia respiro a chi ha investito cifre da capogiro per allestire veri e propri villaggi dello sport. E che fa ancora più preoccupare se si pensa che, nel nostro Paese, quattro cittadini su dieci conducono uno stile di vita considerato troppo sedentario”
Così ecco che il fitness fatto comodamente a casa è la moda del momento per tutti coloro che vogliono coniugare benessere e risparmio:
“Basta una ciclette e una panca per gli addominali per tenersi in forma tutti i giorni e a qualunque ora, senza sottoscrivere costosi abbonamenti con la formula open. In commercio ci sono attrezzi di piccole dimensioni e poco costosi, che con un unico prodotto permettono di svolgere tantissimi esercizi come se si fosse in palestra”.
Non solo, le nuove tecnologie vengono in aiuto degli amanti del low cost sport:
“Basta scaricare una delle tante app per tablet e smartphone che seguono gli utenti mentre fanno sport: c’è quella che conta i passi mentre si fa jogging, e quella che calcola tutte le calorie che sono state bruciate camminando a piedi. Senza dimenticare l’ultima novità in arrivo dalla Gran Bretagna: l’applicazione che incentiva l’uso delle scale. Il programmino è stato battezzato StepJockey: attraverso un sistema simile al social network permette agli utenti di lanciarsi sfide a chi sale più velocemente le scalinate delle città inglesi. A pochesettimane dal debutto è stato calcolato che l’app ha aumentato del 20% l’uso dei gradini”
I gestori di palestre cercano di difendersi il più possibile abbassando i costi e facendo promozioni:
“La corsa al ribasso non conosce limiti, così ci sono le grandi catene che, negli abbonamenti non proprio alla portata di tutti, includono servizi aggiuntivi e percosi benessere. E poi le realtà più piccole che, tagliando su moltissime voci, riescono a offrire un anno di fitness a prezzi stracciatissimi. Senza dimenticare la novità arrivata recentemente dagli Stati Uniti: le palestre low cost . Hanno tutto l’occorrente per tenersi in forma: dal personal trainer agli attrezzi tecnologicamente più avanzati. La differenza, rispetto ai centri tradizionali, è che nella maggior parte dei casi i servizi sono considerati extra. Dalla doccia allo spogliatoio, tutto ha un piccolo costo aggiuntivo. Che però sembra non preoccupare i clienti, che aumentano di mese in mese. Fanno la doccia a casa, ma in cambio di questo piccolo disagio pagano meno di venti euro al mese per allenarsi in totale libertà”