Alla faccia di tutte le diete iperptoteiche, cha faranno anche dimagrire ma affaticano i reni, l’Istituto Nazionale di ricerca alimenti e nutrizione dà il via libera al pane, purché integrale.
Il consumo di quello che viene comunque considerato uno dei cibi simbolo dell’Italia è diminuito notevolmente negli ultimi anni: se nel 1980 ogni italiano consumava in media 230 grammi di pane al giorno, oggi ne mangia120 grammi.
Eppure le Linee guida consigliano di mangiarne tra i 150 e i 300 grammi al giorno, a seconda che si tratti di donne o di uomini, di chi fa vita sedentaria e o di chi si muove molto.
C’è però pane e pane: quello che fa meglio è quello integrale, che addirittura determina una riduzione di fattori di rischio cardiovascolari, come il colesterolo LDL.
Sempre il pane integrale è poi ricco di fibre, che fanno bene al colon e all’intestino, di antiossidanti e di vitamine, e ha un indice glicemico più basso rispetto a quello del pane bianco.
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