Problemi di acne? Adolescenti o adulti, come dichiarare guerra ai brufoli
26 Novembre 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Il disturbo dell’acne colpisce circa l’80% degli adolescenti e sebbene sia un fenomeno “di passaggio” nella maggior parte dei casi, purtroppo causa spesso disagi tra i teenager che possono sfociare addirittura in “traumi”. Avere l’acne adolescenziale infatti non porterà quasi mai a conseguenze gravi, ma il principale “fastidio” rimane di carattere estetico. Molti ragazzi infatti si sentono a disagio a causa delle bollicine o delle cicatrici lasciate dall’acne.
Gli adolescenti che “sfuggono” all’acne sono rari: l’80% dei ragazzi infatti è “vittima” di brufoletti sparsi sulla fronte, sul mento, sulle guance, ai lati del naso. Ma una spiegazione c’è: quando infatti arrivano i cambiamenti ormonali della pubertà, le ghiandole sebacee androgene secretano grandi quantità di sebo che ostruisce i pori. Ed è proprio per questo motivo che compaiono i famosi “punti neri” e le microcisti bianche (i brufoli).
È importante sottolineare che, benché l’acne difficilmente viene a causa di una cattiva igiene, è sempre bene tenere la pelle pulita con detergenti e maschere apposite per evitare l’accumularsi del sebo.
I detergenti migliori per questo tipo di fastidio sono quelli “surgas” (adatti alle pelli più sensibili) e quelli “syndet”, a base di soluzioni alcoliche. Anche lo zolfo aiuta l’insorgere dell’acne, ma in alcuni casi può risultare aggressivo per la pelle.
Fare spesso una maschera purificante è importante per impedire che le pelli morte si accumulino sul viso, ma è bene fare molta attenzione alla scelta dei prodotti. Quelli troppo aggressivi infatti possono danneggiare il film idrolipidico della nostra pelle. Infine, stendere sempre una crema idratante leggera, per evitare il rischio di irritazioni.
Altra regola fondamentale: mai schiacciare o grattare i brufoli, in quanto si rischia di infiammare ancora di più la zona “colpita” e ingrandire il problema.
Non solo adolescenti. Gli ultimi studi hanno dimostrato che l’acne non è un problema che colpisce solo gli adolescenti. Anche gli adulti sono toccati da questo disturbo, soprattutto le donne tra i 25 e i 40 anni. Uno dei motivi di questo fenomeno potrebbe essere l’abuso di cosmetici, soprattutto se questi non sono di buona qualità, ma soprattutto l’eccessiva esposizione allo smog e allo stress quotidiano. Mentre, almeno per gli adulti, i fattori ormonali non sembrano essere responsabili.
Come combattere l’acne?
Combattere l’acne non è cosa semplice, soprattutto quando questa è di forma grave. Per le ragazze un trattamento più intenso permetterà di debellare quest’infezione e le sue complicazioni mediche e psicologiche.
L’importante è sempre chiedere il parere di uno specialista, che saprà indirizzare verso la cura migliore per il nostro tipo di problema. Sono molti infatti gli aiuti che ci vengono da parte della scienza per combattere, o comunque limitare, l’insorgere dei brufoli a partire da anti-acneici locali, che lottano contro lo sviluppo dei batteri e agiscono sulla secrezione del sebo, fino ad arrivare a trattamenti generali per via orale come gli antibiotici, efficaci contro i batteri che si sviluppano creando dei brufoli.
Ovviamente, le cure prescritte dal medico devono essere seguite alla lettera e non devono essere prese alla leggera.