Ritocchi estetici: di più in primavera, ma low cost
13 Aprile 2012 - di Claudia Montanari
ROMA – Sarà stato per colpa della crisi, sarà l’avvicinarsi della prova costume, eppure i dati parlano chiaro. Benché la stagione ideale per la chirurgia plastica sarebbe l’inverno, si è registrata un’impennata di richieste di “ritocchi”, con un più 40%, in questo periodo primaverile, soprattutto tra febbraio-marzo-aprile.
Certo, la dura situazione economica generale si è fatta sentire: le statistiche hanno dimostrato che gli italiani prediligono i trattamenti di medicina estetica, meno invasivi ma anche meno costosi. Ma non è finita. Giulio Basoccu, chirurgo estetico responsabile della Divisione di Chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell’Ini, dichiara: “È umentato il ricorso a rate, sconti e strumenti finanziari”.
“La crisi si fa sentire, ma la richiesta di interventi estetici è sempre molto forte, forse per una sorta di gratificazione personale in un periodo di incertezza e difficoltà generale – spiega Basoccu – A pesare sulle decisioni della gente è anche, in parte, l’effetto delle notizie sulle protesi Pip: ma più che tenere lontani gli italiani dal ritocco, sembra che queste vicende li abbiano indirizzati verso un maggior controllo della qualità di materiali e operatori”. Insomma, i pazienti sono più attenti e selettivi. “Contemporaneamente – prosegue – molti cercano di risparmiare, concedendosi trattamenti” più light, anche per il portafogli, “come punturine, acido ialuronico e botulino. E chiedono sconti, pagamenti a rate o ricorrono a strumenti finanziari”, aggiunge il chirurgo.