Ritocchi estetici e abbronzatura: i consigli dello specialista per non sbagliare
18 Giugno 2022 - di Claudia Montanari
L’arrivo dell’estate scatena la corsa ai ritocchi estetici, ma questa è anche la stagione dell’abbronzatura. E’ possibile non rinunciare al sole anche dopo un intervento estetico? Lividi e cicatrici possono essere esposti ai raggi solari? La parola allo specialista.
“La stagione estiva è uno dei periodi più gettonati per sottoporsi alla chirurgia estetica” spiega Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Milano. “Ma non si devono dimenticare gli effetti del sole sulla pelle”.
Il sole fa bene, a patto di proteggersi
“Il sole fa bene alle ossa, alle articolazioni, al metabolismo e alla cute ma, con il filtro naturale dell’atmosfera cambiato, i raggi sono più violenti. Spesso poi il desiderio di un’abbronzatura rapida e completa porta ad esporsi nelle ore sbagliate e senza adottare gli opportuni accorgimenti. Nel caso in cui, però, si è sottoposti ad un intervento di chirurgia plastica o ritocchi estetici, l’attenzione deve essere molto alta”.
“Le cicatrici sono differenti per lunghezza, forma, colore, spessore e posizione a seconda dell’intervento” osserva l’esperto. “Quelle più piccole e nascoste sono più facili da proteggere a differenza di quelle più grandi e visibili. Per questo, con l’arrivo dell’estate, alcuni ‘ritocchi’ sono più consigliati di altri, che invece andrebbero rinviati all’autunno”.
In ogni caso valgono alcune considerazioni generali
“Se la cicatrice è molto recente e ancora rossa il sole la renderà ancora più rossa allungando il periodo di stabilizzazione biologica, quando cioè esiterà in cicatrice bianca e filiforme. Inoltre bisogna evitare in assoluto il sole sulle ecchimosi, ovvero sui lividi: il sole può macchiare la cute in maniera indelebile fissando il pigmento dei globuli rossi nel tessuto, come un vero e proprio tatuaggio”.
Come proteggere le diverse cicatrici dal sole se decidiamo di andare al mare: le risposte dello specialista
1) Minilifting composito: “Si tratta di una procedura innovativa di lifting facciale mininvasiva. La cicatrice è piccola, quasi invisibile. Il recupero è velocissimo e non ci sono lividi, il che permette di programmare l’esecuzione perfino in piena estate”.
2) Liposuzione: “Le cicatrici risultanti da questo intervento sono molto piccole, tra i 2 e i 3 millimetri. Restano nascoste tra le pieghe della pelle, dunque la loro esposizione è relativa e non vi sono problemi se ci si protegge con crema solare 50+ e si prende il sole nelle ore consigliate, prima delle 11 e dopo le 15. Il problema è che lo pseudo traumatismo esteso su tutta l’area causa comunque, inevitabilmente, una sorta di edema (gonfiore) che con il sole rallenta nel suo assorbimento. I risultati definitivi hanno un ritardo nel manifestarsi”.
3) Rinoplastica: “L’intervento di chirurgia plastica al naso comporta piccole cicatrici che restano all’interno delle narici, risultando così invisibili e protette dal sole. Ma il tessuto di cicatrizzazione interno al naso, stimolato dal forte caldo, potrebbe causare una vasodilatazione, un edema maggiore che allunga, anche in questo caso, il periodo di guarigione”.
4) Mastoplastica additiva: “In questo caso le cicatrici sfruttano le pieghe della pelle. La zona inoltre, essendo coperta dal costume, non crea problemi”.
5) Addominoplastica: “Le cicatrici dell’addominoplastica sono, invece, più lunghe ed evidenti e anche più esposte. Per questo è consigliabile eseguire l’intervento a distanza di qualche mese dall’esposizione al sole”.