Uno studio getta nuova luce sul legame tra batteri orali e malattie
25 Novembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Uno studio getta nuova luce sul legame tra batteri orali e malattie. I ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia hanno identificato i batteri che si trovano più comunemente nelle gravi infezioni orali. La ricerca è stata pubblicata su Microbiology Spectrum. L’analisi è stata condotta utilizzando 1.014 campioni di pazienti, 469 donne e 545 uomini. Il metodo utilizzato è stato quello spettrometrico di massa chiamato MALDI-TOF, che identifica rapidamente i singoli batteri viventi in un campione. Il rapporto tra malattie e salute orale è un campo ancora poco battuto dalla ricerca. Ma precedenti studi hanno già sottolineato il legame tra parodontite e diabete di tipo 2.
Si tratta di uno studio collaborativo condotto dalla professoressa Margaret Sällberg Chen e dai gruppi di ricerca del professor Volkan Özenci. “Stiamo segnalando qui, per la prima volta, la composizione microbica delle infezioni batteriche da campioni raccolti in un periodo di dieci anni nella contea di Stoccolma”, afferma il professor Sällberg Chen del Dipartimento di Odontoiatria del Karolinska Institutet. “I risultati mostrano che diverse infezioni batteriche collegate a malattie sistemiche sono costantemente presenti e alcune sono addirittura aumentate nell’ultimo decennio a Stoccolma, aggiunge.
Lo studio mostra che i phyla batterici più comuni tra i campioni erano Firmicutes, Bacteroidetes, Proteobacteria e Actinobacteria, mentre i generi più comuni erano Streptococcus spp, Prevotella spp e Staphylococcus spp. “I nostri risultati forniscono nuove informazioni sulla diversità e la prevalenza di microbi dannosi nelle infezioni orali”, afferma il professor Sällberg Chen. “La scoperta non è importante solo per l’odontoiatria, ma ci aiuta anche a capire il ruolo dell’infezione dentale nei pazienti con patologie sottostanti. Se un certo batterio infetta e provoca danni alla bocca, è molto probabile che possa essere dannoso per tessuti in altre parti del corpo mentre l’infezione si diffonde”. Fonte: Medical X Press. Foto di Giulia Marotta da Pixabay.