Il colore dei piatti in cui mangiamo influenza il nostro gusto
25 Novembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Il colore dei piatti in cui mangiamo influenza il nostro gusto. La tonalità di una stoviglia può avere un impatto sull’apprezzamento o meno di un cibo che lo contiene. Lo evidenzia una ricerca pubblicata sulla rivista Food Quality and Preference. L’esperimento dell’Università di Portsmouth ha coinvolto quasi 50 persone per misurare le loro neofobie alimentare, ovvero le fobia per mangiare o provare nuovi cibi.
I partecipanti, divisi in “schizzinosi” e “non schizzinosi”, hanno assaggiato gli stessi stuzzichini serviti in ciotole rosse, bianche e blu. I risultati hanno rivelato che sia la salinità percepita che la desiderabilità degli alimenti erano influenzate dal colore per il gruppo “esigente”, non però in quello “non esigente”. Lo spuntino è stato valutato come più salato nella ciotola rossa e in quella blu rispetto a quella bianca, meno desiderabile se servito nella ciotola rossa.
Le dichiarazioni di un ricercatore olfattivo.
Il dottor Lorenzo Stafford, un ricercatore del senso dell’olfatto presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Portsmouth, ha dichiarato: “Avere diete ristrette può portare a carenze nutrizionali e problemi di salute come malattie cardiache, cattiva salute delle ossa e problemi dentali. C’è anche un costo sociale perché i momenti normalmente piacevoli tra i membri della famiglia possono facilmente trasformarsi in situazioni stressanti, ansiose e che causano conflitti quando i mangiatori esigenti si vergognano o sono spinti a mangiare cibo. Ecco perché è importante comprendere i fattori che agiscono per ‘spingere e tirare’ questo comportamento”.
“Questa conoscenza potrebbe essere utile per coloro che cercano di ampliare il repertorio dei loro alimenti”, ha aggiunto Stafford. “Ad esempio, se volessi incoraggiare un tipo schizzinoso a provare più verdure solitamente considerate amare, potresti provare a servirle su un piatto o una ciotola che potrebbero aumentarne la dolcezza. Attraverso ulteriori ricerche potremmo determinare i modi per aiutare a influenzare positivamente la dieta di una persona e, di conseguenza, la sua salute mentale e fisica”. Fonte: Medical X Press. Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay.