Corsa antistress, attenzione anche al rischio di dipendenza
26 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
La corsa è un antistress naturale. Fare movimento rientra tra le buone abitudini per la prevenzione di molte malattie. Bisogna tuttavia evitare che l’allenamento si trasformi in una forma di dipendenza. A mettere in guardia da questo inconveniente è uno studio pubblicato su Frontiers in Psychology. Quasi un corridore occasionale su quattro mostra segni di dipendenza, rinunciando al tempo con i propri cari per andare a correre e avvertendo sintomi di astinenza quando non può correre.
La ricerca, che ha coinvolto 227 corridori ricreativi, ha trovato il legame più forte con la dipendenza dall’esercizio per coloro che usavano la corsa per bloccare i pensieri negativi. Le persone che usavano invece la corsa per migliorare la propria vita avevano meno probabilità di diventare dipendenti. Entrambi questi tipi di persone vedevano la corsa come evasione. I ricercatori sottolineano che ciò che conta è l’atteggiamento con cui ci si allena.
Il dottor Frode Stenseng, che ha guidato lo studio dell’Università norvegese di scienza e tecnologia, ha dichiarato: “Le persone che non possono fare a meno di usare la corsa per scappare dai loro problemi scopriranno che è un male per loro. Avranno meno controllo sulla loro corsa se la usano come strategia di coping, quindi potrebbero diventare dipendenti e persino vergognarsi e sentirsi depressi dopo essere andati a correre”.
Coloro che erano più d’accordo con affermazioni come “voglio scappare da me stesso” e “escludo le cose difficili a cui non voglio pensare” usavano la corsa come evasione negativa. Coloro che usavano la corsa per un’evasione positiva erano più d’accordo con frasi come “Sono pieno di energia positiva che si trasferisce ad altre parti della mia vita”.
Il dott. Stenseng ha dichiarato: “Questi risultati possono illuminare le persone nel comprendere la propria motivazione quando vanno a correre”. Fonte: Daily Mail. Foto Da Pixabay.