Dormire bene: ecco il segreto per un sonno efficace
24 Novembre 2017 - di Claudia Montanari
ROMA – Dormire bene: ecco il segreto per un sonno efficace. A chi non è mai capitato di alzarsi la mattina e sentirsi già stanco nonostante si abbia dormito anche diverse ore? Ebbene, secondo un recente studio sembra esista un modo per far sì che il nostro sonno sia davvero ristoratore ed è una tecnica semplicissima: aprire porte e finestre prima di andare a letto.
A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Indoor Air secondo cui aprire porte e finestre prima di andare a letto può ridurre la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nelle stanze da letto e migliorare la qualità del riposo. Condotto da esperti dell’università olandese di Eindhoven, lo studio ha coinvolto 17 volontari sani il cui sonno è stato monitorato per 5 giorni in due casi distinti: porta e finestra della camera da letto aperte, porta e finestra chiuse. In entrambi i casi parametri quali la concentrazione di anidride carbonica, umidità e temperatura della stanza sono stati misurati. La qualità del sonno dei volontari è stata valutata sia soggettivamente (con diari personali), sia oggettivamente con strumenti ad hoc, un ‘actigrafo’ (uno strumento da indossare al polso e alla caviglia che rileva e registra il sonno in tempo reale, dando un risultato grafico) e un sensore di movimento da mettere sotto il cuscino.
Aprire infissi e porta prima di dormire è risultato associato a ridotti livelli di anidride carbonica nella stanza da letto. Sia dai report dei volontari, sia dagli esami obiettivi strumentali è emerso che con meno CO2 nella stanza il sonno è più profondo, l’indice di efficienza del sonno maggiore (sarebbe il rapporto tra il tempo totale di sonno e tempo totale a letto moltiplicato per 100 ed un indice sotto l’85% di solito è legato a problemi di insonnia), il numero di risvegli notturni è minore. Questa semplice abitudine, quindi, può essere risolutiva in molti casi di disturbi del sonno.