Fumate? Insonnia, malattie… ecco perché dovreste smettere!
14 Luglio 2015 - di Claudia Montanari
ROMA – Che il fumo sia dannoso per la nostra salute è cosa nota e i motivi per cui bisognerebbe smettere di fumare sono ampiamente conosciuti. Negli ultimi anni numerose ricerche hanno dimostrato collegamenti tra fumo e malattie come il cancro, patologie cardiovascolari, infezioni ricorrenti, ansia e depressione, senza contare il danno che si fa al prossimo, costretto spesso a respirare il fumo passivo di una sigaretta. Le sostanze chimiche e i metalli presenti in una sigaretta che vengono introdotti nel nostro organismo quando si fuma sono estremamente dannosi per la nostra salute. Anche la nicotina, la sostanza che rende dipendenti dalle sigarette, gioca un ruolo fondamentale su un altro aspetto molto importante per il nostro benessere, ovvero il sonno: le sigarette, in sostanza, mandano in fumo gli effetti riposanti del sonno.
Secondo un recente studio dedicato al legame esistente tra sonno e fumo di sigarette, condotto dalla prestigiosa University of Florida e pubblicato su Psychology, Health& Medicine, i dipendenti dalla nicotina possono vedersi ridurre il proprio sonno di ben 1,2 minuti in media per ogni sigaretta fumata. Non solo, un altro grande studio di NareshPunjabi della Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimora, ha dimostrato che il fumo danneggia la qualità del nostro riposo in quanto “risucchia” il sonno profondo, ovvero proprio la fase più ristoratrice delle nostre dormite. Questo spiega anche il motivo per cui i fumatori accusano spesso disturbi del sonno e lamentano stanchezza anche dopo molte ore di riposo.
Il sonno è importante per il nostro benessere perché è il momento in cui il nostro fisico e il nostro cervello si ricaricano. Durante il sonno attraversiamo diverse fasi di attività e, oltre alla fase REM – forse quella più nota – ce n’è una non meno importante chiamata sonno profondo: è il momento in cui il nostro cervello recupera le forze per prepararsi alle fatiche del giorno che verrà. Se questa fase è ridotta o disturbata, potremmo dormire anche per dieci ore ma, al mattino, ci sentiremmo stanchi ugualmente e secondo numerosi studi la nicotina influenzerebbe in maniera negativa proprio la fase del sonno profondo.
Smettere di fumare, dunque, aiuta a dormire meglio. L’insonnia, dopotutto, è un disturbo da non sottovalutare in quanto dormire poco e male può ripercuotersi negativamente sulle normali attività quotidiane. Per migliorare la qualità del nostro sonno diventa, quindi, importante smettere di fumare e avere uno stile di vita equilibrato, seguendo delle semplici regole come, per esempio, andare a dormire a orari regolari, avere pasti regolari, evitare o limitare bevande stimolanti come caffè e alcolici, svolgere una costante attività fisica e cercare di limitare e superare le situazioni di stress. Inoltre può essere utile assumere integratori alimentari a base di melatonina, una sostanza che contribuisce alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno, per poter tornare ad avere un sonno tranquillo e ristoratore