Ignorare le preoccupazioni può aiutare a renderle meno potenti
21 Settembre 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Ignorare le preoccupazioni può aiutare a renderle meno potenti. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances. Molte persone pensano che seppellire i sentimenti negativi li faccia riaffiorare con maggiore forza. Ma quando i pensieri sono frutto dell’ansia fine a se stessa, trovare un modo per non farli prevalere può essere una forma di sopravvivenza. Diverso il caso delle preoccupazioni funzionali, sensate, quelle che ci portano a fare una visita medica quando avvertiamo un dolore o siamo effettivamente davanti a un potenziale pericolo. Da ascoltare e non ignorare.
I ricercatori hanno reclutato 120 persone in 16 paesi, chiedendo a ciascuno di elencare le paure per il futuro che avevano ripetutamente causato loro angoscia nei sei mesi precedenti. Dalla perdita del lavoro alla morte dei parenti. A metà del gruppo è stata mostrata una singola parola che rappresentava ciascuna paura ed è stato chiesto ai partecipanti di scacciare il pensiero negativo dalla propria mente. Dopo aver fatto l’esercizio di 20 minuti, le persone si sono sentite in media meno ansiose. Interrogati sulle paure tre mesi dopo, lo erano ancora meno rispetto al periodo precedente allo studio.
Il professor Michael Anderson, che ha condotto lo studio presso l’Università di Cambridge, ha dichiarato: “Questa è la prova della validità del tentativo di mantenere la calma e andare avanti. Sembra che potrebbe essere utile sopprimere attivamente le nostre preoccupazioni e paure, questo le renderà meno vivide, più difficili da ricordare e meno provocanti ansia”.
Anderson ha detto: “Le persone potrebbero scrivere una singola parola che rappresenta ciascuna delle loro paure su schede separate e fissare ciascuna parola per circa quattro secondi bloccando il pensiero. L’importante è reprimere il pensiero, ma senza pensare ad altro. La nostra ricerca precedente suggerisce che ciò consente alla corteccia prefrontale destra di bloccare altre parti del cervello per rendere la paura meno forte”. Il professor ha concluso: “Ci viene detto che dobbiamo ripescare ed elaborare tutti i nostri sentimenti negativi, ma in realtà bloccarli spesso sembra essere più utile”. Fonte: Daily Mail.