La spiritualità fa bene alla salute, lo evidenzia uno studio
15 Luglio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
La spiritualità è alleata della nostra salute. Dovrebbe essere incorporata nella cura sia delle malattie gravi che della salute generale. Lo evidenzia uno studio condotto dai ricercatori dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health e del Brigham and Women’s Hospital. Il riferimento non è a una specifica religione, ma a un aspetto dell’umano che può risultare utile.
Gli studiosi hanno riscontrato che per le persone sane, la partecipazione a una comunità spirituale, come prendere parte a un servizio religioso, è associata a vite più sane, inclusa una maggiore longevità, meno propensione a alla depressione e al suicidio e meno uso di droghe. Per molti pazienti, la spiritualità è importante e influenza gli esiti chiave della malattia. Ecco perché potrebbe essere inserita all’interno di un sistema di aiuto a livello sanitario. Una marcia in più per affrontare un momento delicato e difficile.
“Questo studio rappresenta l’analisi sistematica più rigorosa e completa della letteratura moderna in materia di salute e spiritualità fino ad oggi”, ha affermato Tracy Balboni, autrice principale e medico senior presso il Dana-Farber/ Brigham and Women’s Cancer Center e professore di oncologia alla Harvard Medical School. “I nostri risultati indicano che l’attenzione alla spiritualità nelle malattie gravi e nella salute dovrebbe essere una parte vitale della futura assistenza centrata sull’intera persona e i risultati dovrebbero stimolare una discussione e un progresso più nazionali su come la spiritualità può essere incorporata in questo tipo di valori sensibili cura.”
“La spiritualità è importante per molti pazienti quando pensano alla propria salute”, hanno affermato gli studiosi “Concentrarsi sulla spiritualità nell’assistenza sanitaria significa prendersi cura di tutta la persona, non solo della sua malattia”. Fonte: Medical News Today. Foto di (El Caminante) da Pixabay.
Nota bene: questo articolo ha solo uno scopo illustrativo e non è in alcun modo sostitutivo del parere medico.