Lavorare da casa non fa bene alla salute: meglio essere pendolari
9 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Lavorare da casa non fa bene alla salute: meglio essere pendolari. Le persone che non si allontanano dalla loro abitazione hanno meno probabilità di avere una buona salute fisica e mentale. Chi invece viaggia regolarmente a più di 24 chilometri di distanza da casa è meno propenso a soffrire di solitudine o problemi di mobilità rispetto ai più casalinghi. Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Transport and Health. La ricerca è stata sostenuta dai finanziamenti di Transport for the North, un ente governativo per i trasporti nel Regno Unito. Gli scienziati dell’University College di Londra, che hanno condotto lo studio, affermano che i pendolari hanno maggiori probabilità di incontrare amici e familiari, nonché di visitare nuovi posti. In generale, di godere di una salute migliore.
Lavorare da casa ha portato vantaggi e svantaggi per chi affronta lo smartworking, come conferma il rapporto sul benessere nel lavoro da casa 2022 di NFON, che ha intervistato gli smart worker di sei Paesi europei, capendo come vivono la nuova situazione. Secondo i dati raccolti in sei Paesi europei, per oltre 1 lavoratore su 3 la nuova situazione ha aumentato lo stress. Lo smart working pesa per i dipendenti soprattutto per l’assenza di interazione sociale con i colleghi. La battuta con il vicino, la pausa caffè per fare due chiacchiere, ma anche la possibilità di scambiare opinioni e chiedere aiuto al collega/amico crea maggior stress per il 36% degli intervistati.
A peggiorare lo stato di chi lavora da casa c’è anche la difficoltà a dividere nettamente la vita lavorativa da quella privata, lo stress tecnologico – con i problemi spesso di connessione – e il fatto di essere contattabili senza un orario di lavoro ben definito. Ma se lo smart working per 1 lavoratore su 3 significa sentire la mancanza dei colleghi, dall’altro lato questa nuova realtà dà un senso di benessere a oltre metà intervistati. Il 57,3% dei lavoratori, infatti, ritiene che lavorare da casa sia un vantaggio perché in questo modo si ha la possibilità di evitare i colleghi che arrecano disturbo mentre si lavora o con cui non si ha affinità. Per il 38,3%, invece, lo smart working è positivo perché si può continuare a lavorare anche se malati. Foto da Pixabay.