Salute, la prevenzione: importanza di esercizio fisico e alimentazione
30 Marzo 2015 - di Claudia Montanari
ROMA – Obesità, sovrappeso, ma anche malattie croniche come le neuro degenerative, cardiovascolari e tutte quelle che possono colpirci durante il ciclo della nostra vita possono essere arginate e combattute grazie alla prevenzione. Esercizio fisico e alimentazione sono i fattori che più incidono sulla prevenzione delle malattie croniche. Investire sulla prevenzione è uno dei modi più efficaci per migliorare lo stile di vita e il benessere psicofisico degli individui.
Secondo le ultime statistiche, scorretta alimentazione e poca attività fisica sono due dei principali fattori di rischio che, insieme a fumo e consumo di alcool, sono responsabili del 60% della perdita di anni di vita in buona salute in Europa e Italia. La prevenzione è uno dei metodi più efficaci per prevenire i danni alla salute causati dai fattori di rischio. Una buona promozione di attività fisica e alimentazione sana è alla base della prevenzione, ovvero informare, educare, e stimolare l’individuo a diventare responsabile della propria salute e delle proprie scelte. Risulta chiaro, dunque, come la comunicazione rappresenti una componente importantissima negli interventi di prevenzione.
Molte malattie croniche e fattori di rischio come obesità o fumo possono essere arginati adottando stili di vita corretti e portando, di conseguenza, ad una riduzione significativa dell’incidenza di patologie tra le più diffuse e gravi.
Ma cosa significa prevenire? “Prevenire” vuol dire porre in atto tutta una serie di azioni finalizzate a eliminare o a ridurre al minimo il verificarsi di situazioni dannose, o comunque pericolose sia per le persone, che per gli animali e le cose. Esistono 3 livelli di prevenzione:
- Primaria: evita o contrasta l’insorgere di una patologia
- Secondaria:è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente
- Terziaria: cura e riduce i “danni” prodotti da una patologia, limitando le complicazioni.
Svolgere una sana e regolare attività fisica e abbinare un’alimentazione equilibrata fanno parte della Prevenzione primaria.
L’IMPORTANZA DELL’ATTIVITA’ FISICA: Molti studi hanno dimostrato quanto l’esercizio fisico sia importante per il benessere del corpo e della mente. Negli ultimi decenni molte abitudini negative (come l’uso smodato dell’automobile, l’avvento di consolle e videogiochi ma anche il proliferarsi di fast-food) hanno evidenziato l’importanza dell’attività fisica per il benessere quotidiano. Per potenziare la propria salute, dunque, quale modo migliore di praticare attività fisica con regolarità e apportare radicali e duraturi cambiamenti al proprio stile di vita? Numerosi studi hanno dimostrato come non siano necessarie ore estenuanti in palestra per rimanere sani e in salute. 1 ora di camminata veloce al giorno può aiutarci a prevenire malattie croniche e obesità. L’attività fisica migliora infatti la funzionalità cardiaca e aiuta a prevenire le patologie cardiovascolari, migliora la flessibilità e la coordinazione, a livello del metabolismo, se abbinata ad uno stile di vita sano l’attività fisica intacca le riserve adipose riducendole, previene malattie metaboliche come il diabete mellito. Non solo: l’esercizio fisico garantisce benefici non solo a livello fisico ma anche emotivo: incrementa l’energia e il buon umore e riduce i livelli di stress.
L’IMPORTANZA DELL’ALIMENTAZIONE SANA: L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel benessere generale dell’individuo. Una corretta alimentazione non solo infatti ci mantiene normopeso ma combatte anche numerose malattie croniche. In ambito di nutrizione, la dieta mediterranea è tra le più favorite da numerosi nutrizionisti e medici. Messa spesso in relazione a patologie quali ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e tumori, la dieta mediterranea sembra infatti fungere da scudo anche per diverse malattie, comprese quelle neuro degenerative. I primi studi a riguardo stanno infatti evidenziando l’effetto protettivo svolto da un’alimentazione ricca in acidi grassi polinsaturi e sostanze antiossidanti, il che significa che il consumo di pesce, frutta secca, olio di oliva, semi oleaginosi, verdura e ortaggi potrebbe rivelarsi un’arma efficace nel mantenere in salute il nostro cervello.
Carlo Ferrarese, direttore scientifico del centro di neuroscienze dell’Università Bicocca di Milano, ha spiegato recentemente:
“Seguendo una dieta di stampo mediterraneo, unitamente ad un po’ di sana attività fisica si previene lo sviluppo dell’ipertensione, del diabete e dell’obesità, tutti fattori che contribuiscono all’accumulo della proteina beta amiloide nei vasi cerebrali e nel tessuto nervoso: da qui il rischio più alto di contrarre la malattia di Alzheimer”.
In particolare l’olio extra vergine di oliva -uno degli ingredienti base della dieta mediterranea- è stato promosso a pieni voti dagli studi epidemiologici in quanto, consumato crudo, è in grado di proteggere dal rischio di ammalarsi di tumore poiché tiene sotto controllo il livello di colesterolo cattivo (LDL) senza ridurre quello buono (HDL), e aiuta a prevenire i danni cardiovascolari.
Quali sono i cibi da preferire? La dieta mediterranea risulta il miglior “programma alimentare” in quanto contiene tutti i nutrienti necessari al nostro corpo in quantità diverse. Per riassumere tutti i princìpi della dieta mediterranea esiste una semplice piramide alimentare che riporta la distribuzione in frequenza e quantità degli alimenti nell’arco della giornata. In particolare alla sua base si trovano gli alimenti da consumare più volte al giorno mentre all’apice vengono riportati i cibi da limitare. La dieta mediterranea è incentrata soprattutto sulla corretta scelta degli alimenti, per questo non è corretto parlare di “dieta” ma più che altro di stile di vita.
I princìpi più importanti della dieta mediterranea: maggiore consumo di proteine vegetali rispetto a quelle animali, riduzione dei grassi saturi a favore di quelli vegetali insaturi, aumento dei carboidrati complessi a sfavore di quelli semplici, elevata introduzione di fibra alimentare, il consumo di carne bianca è prevalente rispetto a quella rossa, ed è comunque limitato a una o due volte la settimana. Maggiore è invece il consumo di pesce e legumi, i dolci sono consumati solo in occasioni particolari. La dieta mediterranea prevede inoltre una drastica riduzione del consumo di: insaccati, super alcolici, zucchero bianco, burro, formaggi grassi, maionese, sale bianco, margarina, carne bovina e suina (specie i tagli grassi), strutto e caffè.
Di seguito, ecco la piramide alimentare della dieta mediterranea: