Una restrizione calorica del 20-40% aiuta a vivere più a lungo

Una restrizione calorica del 20-40% aiuta a vivere più a lungo

18 Maggio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

La strategia della restrizione calorica potrebbe essere un elisir di lunga vita a costo zero. Mangiare meno in una finestra temporale ristretta fa bene alla salute, secondo gli esperti della Società Italiana di Medicina Interna (Simi). Parliamo di una restrizione selettiva degli alimenti ‘ultra raffinati’ (farina bianca, zucchero, ecc), associati ad aumentato rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative e precoce declino cognitivo, oppure del digiuno intermittente. In entrambi i casi, diete controllate da parte di personale specializzato. Non digiuno arbitrario protratto nel tempo, che può avere invece un effetto opposto.

Limitare il cibo per resistere agli attacchi esterni

“Limitare l’apporto di cibo fa entrare le cellule in modalità ‘protezione’ e questo – osservano gli esperti – consente loro di resistere meglio agli attacchi esterni; allo stesso tempo le cellule ‘a dieta’ soddisfano le proprie necessità attraverso una sorta di auto-cannibalismo (autofagia) delle componenti invecchiate e poco funzionali. In pratica dunque la restrizione calorica attiva una sorta di ‘pulizia interna’ (come quella che si fa periodicamente sull’hard drive del computer) che, oltre a rimuovere componenti deteriorati e potenzialmente pericolosi, stimola anche la rigenerazione cellulare”.

Una restrizione calorica personalizzata è la via giusta

La restrizione calorica, spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Simi, “si può attuare secondo diversi approcci, da adattare alle esigenze del singolo e alle sue possibilità”. Per nessuno di questi approcci, sottolinea peraltro Sesti, “esiste la dimostrazione scientifica che ne documenti in modo definitivo l’efficacia nell’allungare la vita in salute, perché i risultati degli studi in corso si potranno osservare solo tra qualche decennio”.

“Va sottolineato tuttavia – ammonisce il professor Sesti – che modificare la dieta e il proprio peso corporeo può anche sortire effetti opposti e influenzare negativamente la propria età biologica. È il motivo per cui questi approcci devono essere sempre adottati su indicazione del medico e da lui monitorati per avere una visione globale dei rischi e dei benefici”. (Fonte: Ansa).

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