Viaggiare lontano dalla propria comfort zone migliora lo stato di salute
5 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Viaggiare lontano dalla propria comfort zone migliora lo stato di salute delle persone. Lo evidenzia uno studio pubblicato su Transport & Health, portato avanti dai ricercatori dell’UCL (University College London). Coloro che viaggiano regolarmente a più di 24 chilometri di distanza da casa sono risultati avere un miglior stato di salute. Quelli che si muovono in una più ampia varietà di luoghi hanno maggiori contatti sociali. Tale aumento della partecipazione sociale è collegato a un miglioramento della qualità della vita.
Per arrivare ai loro risultati i ricercatori hanno analizzato i viaggi nel nord dell’Inghilterra, una zona considerata critica perché nei residenti sono state riscontrate condizioni di salute peggiori rispetto al resto della nazione. Inoltre, molte aree rurali e suburbane soffrono di scarsa accessibilità ai trasporti. In altre parole, viaggiare è difficile. I ricercatori hanno condotto un sondaggio online su 3.014 residenti rappresentativi a livello nazionale. Già precedentemente gli ostacoli agli spostamenti sono stati identificati come fattori che contribuiscono allo svantaggio economico e a un minore senso di benessere, ma l’impatto sulla salute non era stato analizzato prima. Più ostacoli ci sono al fare lunghi viaggi, maggiore è la possibilità di avere meno contatti sociali.
Il dottor Paulo Anciaes, autore della ricerca, ha spiegato: “Le persone di età superiore ai 55 anni hanno maggiori probabilità di affrontare limiti al viaggio come una mobilità limitata. Hanno anche maggiori probabilità di soffrire di solitudine. Nel nord dell’Inghilterra, le aree rurali e suburbane con opzioni di accesso limitate sono quelle che più probabilmente subiranno una perdita di popolazione man mano che i giovani si trasferiranno nelle città in cerca di lavoro e buone opzioni di viaggio. Nel frattempo, le generazioni più anziane sono lasciate indietro in queste aree con opzioni di trasporto limitate”.
“La gamma di luoghi che possono visitare è bassa – aggiunge Anciaes – il che porta a una minore partecipazione e bassi livelli di salute generale. I risultati di questo studio sottolineano la necessità di politiche pubbliche che riducano i vincoli ai viaggi nella regione, fornendo migliori opzioni per il trasporto privato e pubblico che consenta viaggi più frequenti e più lunghi”. Fonte: Medical X Press.