Chi vive nella natura tende ad avere meno bisogno di farmaci
17 Gennaio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Chi vive nella natura tende ad avere meno bisogno di farmaci. Stare in ambienti non urbanizzati sembra protegge dalle malattie. Frequentare spesso le aree o gli spazi verdi è infatti collegato a un minor uso di alcuni farmaci prescrivibili per malattie come la depressione, l’ansia, l’insonnia, l’ipertensione e l’asma. Non basta, però, avere tanti spazi verdi vicino casa o poterli vedere dalla finestra. Bisogna andarci in prima persona per trarne benefici. E’ necessario vivere la natura in modo attivo, facendo camminate o facendo altri tipi di attività all’aperto, come il giardinaggio.
Lo rivela uno studio condotto da Anu Turunen, dell’istituto finlandese di salute e Welfare, a Kuopio. L’effetto del verde è democratico perché funziona allo stesso modo con tutti, indipendentemente dal reddito e dal livello di istruzione dell’individuo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Occupational & Environmental Medicine.
I ricercatori si sono basati sulle risposte di 16.000 residenti di Helsinki, Espoo e Vantaa, raccogliendo informazioni su come gli abitanti delle città, di almeno 25 anni, vivono gli spazi verdi e blu residenziali nel raggio di 1 km da casa. Agli intervistati è stato anche chiesto di riferire l’uso di farmaci prescritti – farmaci per l’ansia, l’insonnia e la depressione, ovvero gli psicofarmaci; medicinali per l’ipertensione e l’asma.
Vivere nella natura, un toccasana per la salute.
È stato anche chiesto loro quanto spesso hanno trascorso del tempo o fatto attività fisica all’aperto, in spazi verdi e se dalle finestre di casa potessero vedere spazi verdi o blu e, in caso affermativo, con quale frequenza li osservassero. L’analisi ha dimostrato che solo la frequenza delle visite agli spazi verdi aveva effetti positivi riducendo la prescrizione dei farmaci: rispetto a meno di una visita settimanale, le visite 3-4 volte a settimana si associano a una riduzione del 33% delle probabilità di usare psicofarmaci, del 36% delle probabilità di usare farmaci per la pressione alta e del 26% delle probabilità di usare farmaci per l’asma. (FONTE ANSA). Foto di Kevin Phillips da Pixabay.