Il caffè è un alimento base per molti di noi. Se non ne prendiamo uno (o due o tre) al giorno, non ci sentiamo a nostro agio. Non solo aiuta a tenerci svegli e concentrati, ma prenderlo è un vero piacere e spesso un momento sociale. Ma cosa succede se ne beviamo troppo? Dr. Alfonso Gálvez, specialista in Nutrizione e Obesità presso Vithas Granada, ha spiegato a Hola le proprietà salutari del caffè e ha chiarito fino a quante tazze è bene assumere.
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I suoi benefici non sono solo dovuti alla caffeina, famosa per il suo effetto stimolante. In realtà questa bevanda è anche ricca di sostanze nutritive, in quanto una delle maggiori fonti di antiossidanti nella dieta (polifenoli). I polifenoli ci proteggono dall’ossidazione cellulare e prevengono l’azione dei radicali liberi, evitando così l’invecchiamento precoce.
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Se un paziente è particolarmente nervoso o soffre di insonnia, il consumo di caffè, così come altri stimolanti in generale, non è molto consigliabile. Sebbene abbia proprietà eupeptiche o di promozione della digestione, dovrebbe essere evitato nelle persone con problemi gastrici, poiché aumenta la secrezione di acido cloridrico e pepsina nello stomaco. In caso di anemia e stai assumendo ferro o cibi ricchi di ferro, il caffè può limitare l’assorbimento di questo minerale. Ma sempre, in ogni caso, è meglio chiedere consiglio al proprio medico.
L’abitudine di bere il caffè, purché in dosi moderate e in quantità tollerabile (da 1 a 3 tazze al giorno), non presenta rischi per l’organismo, anzi, fornisce diversi benefici. Tuttavia, tutti sanno meglio di chiunque altro come il loro corpo risponde e la tolleranza a questa bevanda.
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E’ difficile che la caffeina si accumuli nell’organismo perché viene eliminata con l’urina tra le 3 e le 6 ore dopo l’ingestione. Tuttavia, secondo gli studi, bere caffè in eccesso o in dosi elevate (più di 5 o 6 tazze al giorno), può causare insonnia, eccitazione, iperattività, nervosismo, tremori alle mani, battito cardiaco accelerato e ansia. Sebbene la dose giornaliera raccomandata di caffeina non dovrebbe essere superiore a 200 mg, secondo le comunità scientifiche, qualsiasi consumo superiore a 400-500 mg è considerato eccessivo, poiché è la dose massima tollerabile.
Sebbene la caffeina sia stabile al calore, cioè non viene distrutta da un’eccessiva tostatura, la qualità e la preparazione dei chicchi influenzano direttamente la quantità di nutrienti presenti in una tazza di caffè. Per questo motivo, quando i chicchi sono più tostati e più scuri, la bevanda tende ad essere più forte, il che significa che è stata esposta al calore e può aver subito una perdita di antiossidanti e altre sostanze. Quando invece i chicchi sono meno esposti al calore, tendono ad essere più leggeri e preservano maggiormente le proprietà dei loro nutrienti. La massima qualità si ottiene quando il caffè è in grani e non macinato, poiché preserva maggiormente i suoi sapori, odori e consistenza.
In ambito sportivo, molteplici revisioni di studi scientifici rivelano un vero effetto ergogenico della caffeina, anche assunta tramite caffè. È stato dimostrato che aumenta in modo significativo le prestazioni fisiche e sportive, riduce la sensazione di affaticamento, migliora la funzione neuromuscolare, la contrazione e la resistenza muscolare.
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