Vitamina D, zinco, melatonina… le carenze che spesso non sai di avere in estate
5 Agosto 2021 - di Claudia Montanari
Attenzione a non sottovalutare le carenze a cui possiamo andare incontro in estate. Quanto tempo passiamo durante l’anno a sognare le vacanze? Facciamo progetti e pianifichiamo tutto per goderci quel momento perfetto, convinti che niente potrà rovinare il tanto agognato riposo. Attenzione, però, a non sottovalutare le carenze e i sintomi di quel malessere stagionale tipico dell’estate chiamato “Natsubate”, letteralmente “esaurimento estivo”.
A cosa prestare attenzione? VitaVi – azienda che produce integratori alimentari caratterizzati da ingredienti ad alta biodisponibilità ed efficacia – lo ha chiesto al Prof. Arrigo Cicero, Professore di Scienze Tecniche Dietetiche Applicate presso l’Università di Bologna, Presidente del Sinut e Coordinatore del Comitato Scientifico di VitaVi.
Le carenze più comuni in estate
“Il problema nasce quando le persone pensano che con la bella stagione e andando in vacanza abbiano risolto tutti i problemi legati al benessere fisico e mentale, sovrastimando la salubrità delle ferie. Partendo dall’errato presupposto che in vacanza si faccia più attività fisica, si mangi meglio e ci si stressi di meno, molti italiani smettono di integrare quegli elementi che garantiscono uno stile di vita più salutare e sano”.
“Questo è un tipo di approccio che potrebbe rivelarsi fallimentare, portando a una maggiore difficoltà nel riprendersi, poi, cura di sé alla fine della vacanza. E a una maggior fatica nel tornare alla vita lavorativa. Non interrompere l’abituale integrazione nutrizionale o iniziarla in concomitanza di questi periodi può fare la differenza, permettendo di godersi appieno il periodo estivo e le vacanze e facilitando poi il rientro alla routine”.
Ma quali sono quindi le carenze a cui prestare maggiore attenzione per aumentare il benessere fisico in estate e vivere le vacanze a pieno?
Può sembrare scontato, ma attenzione le carenze di sali minerali
La più intuitiva tra le carenze che diventano particolarmente rilevanti in questi contesti è quella di sali minerali, in particolare di magnesio e potassio. Con l’aumentare della sudorazione dovuta alle temperature più elevate e alla più frequente attività sportiva all’aperto, si verifica un maggior consumo e conseguente perdita di elettroliti e minerali importanti, causando un deficit di sali minerali. I sintomi? Tipicamente si presenta con una sensazione di minore lucidità, un rallentamento del recupero fisico dopo l’attività, rigidità muscolare e comparsa di crampi notturni.
Vitamina D: non è vero che in estate ne produci di più
Molto meno intuitivo è il fatto che, a differenza da quanto siamo abituati a credere, l’esposizione diretta al sole non genera automaticamente un aumento della produzione di vitamina D. Chi opta per il turismo culturale, ad esempio, non avrà grossi cambiamenti di produzione. E’ bene ricordare, poi, che il corretto e indispensabile utilizzo di creme solari protettive e filtranti, che riducono l’esposizione della cute ai raggi ultravioletti di tipo B, rallentano la conversione dei precursori di Vitamina D in vitamina D attiva.
A tutto questo si aggiunge l’orario di esposizione al sole. La vitamina D viene bioattivata dall’esposizione incidente dei raggi solari che alla nostra latitudine avviene nella fascia oraria dalle 13 alle 15, momento in cui ci si espone meno ai raggi solari a causa delle temperature molto elevate. Ultimo ma non ultimo, l’abbronzatura stessa funge da filtro ai raggi ultravioletti. Quella della vitamina D è una delle carenze legate alla stagione estiva che viene più sottovalutata proprio a causa della convinzione delle persone di produrne in quantità maggiori.
Aria aperta, stress ossidativo e l’importanza delle vitamine antiossidanti
Una maggiore attività fisica, che si tratti di camminare o fare sport intenso, e la possibilità di passare più tempo all’aperto, causano un elevato stress ossidativo correlato all’esposizione solare. In questo caso è importante integrare vitamine antiossidanti come lo zinco, che si rivelano essere di particolare rilevanza per la supplementazione.
Vacanze=relax? Non sottovalutiamo nuove fonti di stress e insonnia
Per molti italiani le vacanze sono più un dovere al divertimento e relax che non un momento di relax vero e proprio. Se durante le vacanze lo stress legato alla vita quotidiana si riduce, non vanno però sottovalutate nuove e diverse forme di stress. Per esempio il dover uscire tutti i giorni, il dover frequentare persone in maniera molto più ravvicinate e intensa, e così via. L’abituale integrazione per la gestione dello stress può rivelarsi utile anche nei periodi di vacanza – spiega il prof. Cicero. C’è poi il problema dell’insonnia.
Le vacanze sono spesso fonte di cambiamento nel ciclo sonno-veglia. E soprattutto, se si opta per il turismo marittimo, la sospensione dell’integrazione alimentare si trasformerebbe in una debacle a causa dello iodio che tende a stimolare la tiroide, rendendo più reattivi e nervosi e facilitando di conseguenza l’insonnia. Per questi motivi è importante non interrompere l’abituale supplementazione di prodotti ansiolitici, dalla melatonina all’Escholtzia californica, per mantenere un corretto e salutare riposo notturno.
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