La dieta proteica è diventata molto popolare in questi ultimi anni. Si tratta di un regime alimentare che deve essere seguito da uno specialista dell’alimentazione, che sia un dietologo o un nutrizionista. Eliminare i carboidrati dall’alimentazione è qualcosa di molto impegnativo e non tutti possono essere adatti a un cambiamento così drastico.
Sebbene queste diete chetogeniche siano molto efficaci, ci sono state preoccupazioni rispetto al fatto che possano creare problemi ai reni in alcuni gruppi a rischio. Per esempio nelle persone con diabete di tipo 2. Come riporta il Daily Mail, una nuova ricerca suggerisce però che una dieta povera di carboidrati e ricca di proteine potrebbe al contrario migliorare la funzione renale in alcuni casi.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Current Opinion in Endocrinology, Diabetes and Obesity, suggerisce che le precedenti preoccupazioni sulle diete ad alto contenuto proteico che causano danni ai reni sarebbero infondate.
Sono stati analizzati i dati di 143 pazienti di tipo 2 che avevano seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati. La velocità di filtrazione glomerulare stimata (che misura la funzione renale) è migliorata di 2,4 unità nell’arco di tempo (era previsto un calo di 2,5). Anche altri due indicatori della salute dei reni sono migliorati, uno del 64%.
Il dottor Unwin e il suo coautore, il professor Chris Wong, ritengono che il miglioramento sia dovuto ai livelli di zucchero nel sangue (che riducono la pressione sui reni) e pressione sanguigna.
“Sospettiamo che la glicemia alta sia fondamentale per il danno che le persone con diabete di tipo 2 subiscono alla loro funzione renale, quindi ridurre i livelli di zucchero nel sangue sembra essere un primo passo logico”, afferma il dott. Unwin.
Chi segue questa dieta sa che va bene per periodi brevi, di poche settimane (di solito 21 giorni).
Quando si arriva allo stato di chetosi (reazione fisiologica che si ha a basse disponibilità di glucosio) dichiara spesso di avere una grande energia una volta che l’ha raggiunto.
Ma i giorni che precedono questo evento possono essere caratterizzati da nausea, stitichezza, stanchezza, mancanza di energia, nervosismo e difficoltà respiratorie.
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