Sai cosa sono i grassi trans e perché fanno male alla salute?
25 Dicembre 2020 - di Claudia Montanari
All’interno del gruppo degli acidi grassi, i cosiddetti grassi trans hanno una cattiva reputazione. Vi spieghaimo i motivi e in quali alimenti li potete trovare.
Avrai sentito spesso dire che, all’interno del gruppo degli acidi grassi, quelli saturi tendono ad essere più dannosi per l’organismo rispetto a quelli insaturi (quelli che troviamo in alimenti come, ad esempio, il pesce azzurro, che vengono consigliati nelle diete sane).
Tuttavia, all’interno del gruppo di acidi insaturi, troviamo un “sottotipo”, i cosiddetti acidi grassi “trans”. A questi tipi di acidi grassi devi prestare particolare attenzione a causa delle loro conseguenze negative in relazione a diversi disturbi e malattie. Ma prima di addentrarci nell’argomento è necessario specificare che esistono due tipologie differenti di acidi grassi trans.
• quelli di origine naturale (presenti nel grasso dei latticini e in alcune carni) e che non sono ‘problematici’ per salute. Diversi studi sono giunti alla conclusione che un consumo moderato di questi non sia dannoso per la salute.
• Quelli di origine artificiale: compaiono negli alimenti dopo determinati processi industriali. Tra questi, i più comuni, chiamati idrogenati sono gli oli vegetali, (che vengono poi utilizzati per alcuni prodotti da forno, dolci, caramelle, cioccolatini). Sono sottoposti a temperature molto elevate per renderli più stabili e facilitare la loro solidificazione. L’idrogenazione artificiale degli oli/grassi vegetali permette a questi di essere solidi a temperatura ambiente, allungandone così la scadenza. Questo processo genera quei “trans” di origine artificiale, i cui effetti per l’organismo non sono positivi. Sono molti, infatti, i produttori che, puntando al benessere del consumatore, hanno iniziato ad eliminare questo tipo di acidi grassi nella preparazione dei loro prodotti.
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Gli effetti dei grassi trans sulla salute
Una delle principali conseguenze è l’influenza negativa di questi acidi sui livelli di colesterolo. Negli ultimi decenni, numerosi studi clinici si sono concentrati sui loro effetti. Secondo i risultati delle ricerche, l’abuso di questo tipo di grasso contribuisce ad aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) e diminuisce quelli di colesterolo “buono” (HDL).
Inoltre, questo tipo di grasso favorisce un aumento dei principali fattori di rischio associati alle malattie cardiovascolari, diminuisce la capacità vasodilatatrice dei vasi sanguigni.
Infine, possono incidere sulla comparsa di diabete. Un ampio studio durato 16 anni e condotto su 84.941 donne ha scoperto che in coloro che hanno mangiato più grassi trans il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è aumentato in media del 40%.