benessere

Il numero di pasti che devi fare al giorno per perdere peso

Cinque, sei, oppure tre? Quanti sono i pasti al giorno che dobbiamo fare per perdere peso? Negli ultimi anni, spesso ci hanno detto che fare molti pasti al giorno ci aiuti a perdere peso. Questo perché mangiare tante volte al giorno ci aiuterebbe ad accelerare il metabolismo e bruciare più calorie. Inoltre, mangiare più volte ci aiuta a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue ed evitare ipoglicemia.

Questa teoria, tuttavia, negli ultimi tempi è stata messa spesso in discussione poiché non ci sono prove scientifiche a sostegno del fatto che questa linea guida serva a controllare la fame e la perdita di grasso. Quanto dovremmo mangiare allora?

Non esiste un numero ideale di pasti valido per tutti, la chiave è scegliere cibi di qualità, ricchi di nutrienti e che soddisfino le nostre esigenze e i nostri obiettivi. Inoltre, per dimagrire, l’alimentazione equilibrata deve essere sempre accompagnata a stile di vita sano.

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Fare molti pasti al giorno non è sempre la chiave giusta

Questo schema alimentare può essere ideale per alcuni gruppi di popolazione, ad esempio gli atleti, poiché hanno un metabolismo più attivo. Può essere adatto anche a persone che soffrono molto di stress o ansia, poiché in questo modo soddisfano la fame e non arrivano al pasto successivo con troppo appetito, cosa che li aiuterà a fare scelte migliori.

Tuttavia, i tre canonici pasti al giorno suddivisi in colazione, pranzo e cena possono bastare per la maggioranza della popolazione. Tutto dipenderà dalle esigenze energetiche e nutrizionali di ciascuno. Inoltre, non importa tanto quanti pasti si fanno al giorno, ma la qualità e la quantità del cibo.

Leggi anche: Dieta, quante calorie servono per perdere mezzo chilo?

Per perdere peso in modo sano è necessario fare colazione?

Questa è una domanda molto comune che si pongono molte persone che si recano da un nutrizionista. Infatti, per molto tempo si è pensato che la colazione fosse obbligatoria. Eppure, anche punto dipende da ogni persona. Ci sono persone che appena si alzano hanno bisogno di fare riserve di energia e altre, invece, che hanno bisogno di carburare alcune ore per poter mangiare un po’ di cibo. Ed entrambe le due opzioni sono valide. Ritardare la colazione non è un problema, è un pasto in più. L’importante è fare una colazione sana e adeguata, a prescindere dall’orario in cui viene fatta.

Un’altra domanda è se il digiuno intermittente, tipo di alimentazione che alcune persone seguono per perdere peso e che consiste nel concentrare i pasti su un determinato orario e digiunare per 12-16 ore, di solito di notte, è una strategia valida. Ebbene, anche il digiuno intermittente non è valido per tutti. Viene effettuato aumentando il periodo di digiuno durante la notte anticipando l’ora di cena e/o facendo colazione più tardi. Lasciare riposare il nostro sistema digestivo per alcune ore porta benefici, come migliorare la regolazione del glucosio, aumentare la sensibilità all’insulina, facilitare la perdita di grasso e persino controllare l’appetito e la sazietà. Ma non tutti riescono a seguirlo, e non tutti riescono a fare tutte queste ore di digiuno.

La dieta migliore è quella sostenibile a lungo termine, non quella che ci fa perdere peso più in fretta.

Come il cibo influenza i ritmi circardiani

Mantenere orari regolari e controllare le ore in cui consumiamo i pasti può aiutarci a perdere grasso, poiché interviene nella regolazione circadiana. Cioè, i cicli di luce e buio che controllano naturalmente il nostro orologio biologico e l’attivazione o la disattivazione dei nostri ormoni dipendenti dalla luce, che determineranno il momento migliore per mangiare o digiunare.

Nelle ore diurne il metabolismo accelera ed è conveniente consumare la maggior parte delle calorie consumate nell’intera giornata. E nelle ore buie il metabolismo rallenta, è un buon momento per smettere di mangiare e iniziare a digiunare fino al giorno successivo.

Insomma, per sapere quanti pasti al giorno bisogna fare, è meglio osservare i propri bisogni o parlare con un nutrizionista. Come sottolineano gli esperti, la tendenza attuale è quella di non decidere un numero specifico di pasti al giorno. Per raggiungere il successo nella perdita di peso, è essenziale che la persona aderisca al proprio piano alimentare in modo che sia più facile metterlo in pratico. Non è tanto il numero di pasti che si consumano, ma il bilancio calorico giornaliero totale e la qualità del cibo consumato.

Claudia Montanari

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