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Tornare a fare sport in primavera: 4 errori da evitare

Con l’arrivo della Primavera aumenta la voglia di tornare fare sport, rimettersi in forma, stare all’aria aperta. Avere una vita attiva è ottimo per il nostro benessere, a patto di praticare sport in modo corretto. Vediamo 4 errori da evitare.

“Praticare attività fisica ha molti vantaggi, sia per il corpo sia per la mente. Il cervello produce endorfine, sostanze chimiche che riducono il dolore e inducono un senso di benessere ed eccitazione. È importante quindi trovare il tempo per recuperare forza ed energia eliminando lo stress. Ma tornare a fare sport dopo un lungo periodo di stop non sempre è facile”, dice Lisa Migliorini, fisioterapista, osteopata, runner e influencer da 1,2 milioni di follower .

“Sicuramente non è facile ricominciare, ma bisogna tenere in considerazione i benefici che se ne possono trarre. Svolgere uno sport permette di migliorare il proprio fisico e alleggerire la mente dalle preoccupazioni quotidiane”, conclude Lisa Migliorini.

Cosa fare quindi per riprendere nella maniera giusta? Ecco 4 errori da evitare

Tornare a fare sport, 4 errori da evitare

1. Allenarsi tutti i giorni. È fondamentale alternare i giorni di allenamento ai giorni di riposo, aumentando progressivamente i minuti e l’intensità dell’attività. Gli smartwatch sempre più sofisticati e popolari danno la possibilità di creare un piano settimanale personalizzato in modo dinamico (Huawei Watch Gt 3 ha la funzionalità AI Running Coach che combina valore scientifico ed esperienza utente. Analizzando le prestazioni atletiche, regola automaticamente il piano di allenamento della settimana successiva).

2. Trascurare i feedback del proprio corpo. È importante cogliere i segnali che ci manda il nostro corpo. Se il giorno dopo un allenamento ci sentiamo stanchi e senza energie, è normale. Rispettare i tempi di recupero e monitorare i parametri vitali come il battito cardiaco è il primo passo per ascoltare le proprie esigenze fisiche. Negli smartwatch c’è la frequenza cardiana e monitoraggio in tempo reale del livello di saturazione di ossigeno nel sangue, sonno, stress e ciclo mestruale.

3. Non essere costanti. Mai cedere alla pigrizia inventandosi scuse che non esistono, come la mancanza di tempo o la stanchezza.

4. Evitare la fase preallenamento. Ogni programma di allenamento dovrebbe prevedere alcune fasi, prima fra tutte il riscaldamento. È bene preparare i muscoli allo sforzo che si andrà a sostenere. La fase preparatoria deve essere adeguata e diversa a seconda dell’attività che si svolgerà. Inoltre, differenziare l’allenamento permette di potenziare parti diverse del corpo evitando di annoiarsi.

Claudia Montanari

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