Fiore di kuzu
Cos’è il kuzu, un ottimo rimedio naturale che costituisce una sorta di gastroprotettore naturale e che è estremamente utile per chi ha problemi ad andare in bagno. Dall’amido del kuzu viene prodotta una fecola che presenta importanti proprietà alcalinizzanti. Si tratta di un vero e proprio alleato naturale. Scopriamo più da vicino gli effetti benefici di questa pianta e come sfruttarla al meglio nella nostra quotidianità.
Il Kuzu (o kudzu) è una pianta che arriva dalla Cina e dal Giappone che può raggiungere anche i 100 anni di vita. La sua denominazione botanica è Pueraria Lobata e sembra che la traduzione dal cinese di kuzu significhi eliminatore di tossine.
Sono molti gli studi condotti, tra gli altri principalmente in Giappone, Cina e Stati Uniti, che ne hanno ampiamente dimostrato l’efficacia. Si tratta, infatti, di un rimedio ampiamente utilizzato per alcuni problemi intestinali, ad esempio disturbi gastrici e costipazione.
Un gran numero di proprietà farmacologiche sono attribuite a Kuzu. Ad esempio è un potente antiossidante, è cardio e neuroprotettivo, è un buon vasodilatatore , migliora la formazione ossea, inibisce il desiderio di consumare alcol, ha attività estrogenica, ha la capacità di regolare il microbiota intestinale, e può essere usato come rilassante. Inoltre fornisce carboidrati, fibre, minerali, isoblavoni, cumarine, daidzain e saponine.
Grazie alla sua composizione, il Kuzu è indicato per molte piccole problematiche, tra cui:
Inoltre il Kuzu è indicato anche per altri disturbi. Può servire come complemento nei trattamenti di disintossicazione dall’alcol.
Come assumere il Kuzu?
Vengono utilizzate le radici per produrre un amido di qualità. Sono assai apprezzate le radici di kuzu di montagna, particolarmente ricche di sali minerali. Il Kuzu è disponibile in piccoli pezzi simili al gesso. Per assumerlo, viene sbriciolato e aggiunto all’acqua o a qualsiasi succo e mescolato evitando la formazione di grumi. Poi si può mettere sul fuoco a fiamma bassa per circa due minuti, finché non si addensa.
Grazie al suo potere gelatinoso e addensante, è un ingrediente molto utilizzato in cucina, in particolare in macrobiotica. Ad esempio per fare salse, marmellate, bevande, gelatine naturali e zuppe. Il suo sapore è neutro e si lega con moltissimi piatti senza problemi.
Come ogni pianta medicinale, anche l’uso del Kuzu deve avere i suoi accorgimenti poiché, sebbene naturale, non significa che sia innocuo. Ad esempio, poiché ha proprietà vasodilatatrici, dovresti consultare il medico sull’opportunità o meno di assumerlo e, soprattutto, se prendi altre piante come il Ginkgo biloba, anch’esso un vasodilatatore. Inoltre, è sconsigliato l’uso ai diabetici.
Non deve essere assunto in caso di terapia con antidepressivi, in caso di patologie tiroidee, e se si sta seguendo una terapia ormonale sostitutiva, perché potrebbero manifestarsi interazioni. Si consiglia inoltre di chiedere consiglio al proprio medico se si è in gravidanza o in allattamento.
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