Le piante d’appartamento posso ridurre i livelli di alcuni inquinanti
10 Marzo 2022 - di Silvia_Di_Pasquale
Le piante d’appartamento sono diventate elementi d’arredo a tutti gli effetti. Ma la loro presenza dentro casa va oltre la pura bellezza. Sono spesso viste come elementi decorativi, ma in realtà potrebbero anche ridurre i livelli di alcuni inquinanti. Una nuova ricerca condotta dall’Università di Birmingham ha rivelato che le piante d’appartamento comuni possono far diminuire i livelli di biossido di azoto (NO2), un inquinante comune, fino al 20%. Respirare aria con un’elevata concentrazione di NO2 può irritare le vie aeree del sistema respiratorio umano. Questo può rivelarsi dannoso per le persone con malattie respiratorie quali l’asma.
Il processo biologico che ha portato ai risultati dello studio resta poco chiaro. I ricercatori sperano che i risultati incoraggino le persone a riempire le loro case o uffici con più piante. Nello studio, condotto in collaborazione con la Royal Horticultural Society (RHS), il team ha testato tre piante d’appartamento comuni: il giglio della pace (Spathiphyllum wallisii), la pianta di mais (Dracaena fragrans) e la felce arum (Zamioculcas zamiifolia). I risultati hanno rivelato che tutte e tre le piante sono state in grado di rimuovere circa la metà dell’NO2 nel corso di un’ora.
Il dottor Christian Pfrang, che ha guidato lo studio, ha dichiarato: “Le piante che abbiamo scelto erano tutte molto diverse l’una dall’altra, eppure hanno mostrato tutte capacità sorprendentemente simili di rimuovere l’NO2 dall’atmosfera (…)”. “Non pensiamo che le piante utilizzino lo stesso processo che utilizzano per l’assorbimento di CO2, in cui il gas viene assorbito attraverso gli stomi – piccoli fori – nelle foglie”, ha spiegato il dott. Pfrang. “Non c’è stata alcuna indicazione, anche durante gli esperimenti più lunghi, che le nostre piante abbiano rilasciato NO2 nell’atmosfera, quindi è probabile che si stia verificando un processo biologico che coinvolge anche il terreno in cui cresce la pianta, ma non sappiamo ancora cosa sia”. Foto di LUM3N da Pixabay. Fonte: Daily Mail.