50Cent ed Eminem, come fare soldi vendendo droga: “Così ci siamo rovinati”
24 Giugno 2014 - di Claudia Montanari
NEW YORK – Come fare i soldi vendendo droga. Non è solo il titolo di un documentario, ma è una vera e propria storia di vita. Ricordi e confessioni di Curtis Jackson, al secolo 50Cent che ha messo insieme pezzi di vita, quella vita del prima. Prima che divenisse un rapper di fama mondiale, prima che il suo conto in banca diventasse milionario. Prima, quando la mamma di Curtis è stata uccisa quando lui aveva solo 8 anni e i suoi amici, spacciatori di droga dei quartieri popolari di New York, si sono presi cura di lui. Spacciando droga, appunto. E Curtis aveva 12 anni quando gli amici gli diedero in mano la prima dose, -3 grammi e mezzo ricorda il rapper- ed ha iniziato a spacciare anche lui.
Uscirà nei cinema il 3 luglio il documentario. Come fare soldi vendendo droga, un film di Matthew Cooke che ha tutta l’aria di essere vera e propria “guida” su come fare soldi spacciando.
Il Corriere della Sera spiega in maniera dettagliata questo film-documentario. Si legge sul quotidiano:
“Funziona per capitoli: il documentario spiega i passi per diventare uno spacciatore di strada e via via sale di livello fino al grande trafficante. Il sogno americano è tra i più pragmatici: guadagnare soldi. Quando questa promessa si infrange, quando i soldi non bastano per pagare le bollette, è un problema. «Vuoi guadagnare 1000 dollari all’ora?», si chiede nel documentario. «Coltiva marijuana. È facile: servono solo elettricità, grandi lampade e acqua», spiega Bobby Carlton, spacciatore che a 18 anni guadagnava 50mila dollari al giorno. La sua dettagliata testimonianza è una delle tante raccolte da Cooke. Una «guida per aspiranti spacciatori» il cui scopo è però mostrare un punto di vista diverso”
La lotta alle droghe è una questione molto sentita negli USA. Lo spaccio è punito molto duramente ma, si legge sul Corriere della Sera, il proibizionismo duro non sembra sua la soluzione:
“Non solo non ha frenato l’uso di droghe (l’America è il primo consumatore di cocaina al mondo), ma avrebbe anche favorito altri traffici e ingiustizie. Come quella subita da Hamedah Hasan, mamma single condannata a 27 anni di prigione per il fatto di essere in casa dei cugini quando furono arrestati per droga. L’attrice Susan Sarandon da anni chiede pene meno severe: «È inaccettabile, un omicidio è punito meno duramente. Ci sono droghe che uccidono al primo colpo, ma altre sono molto divertenti. Mente chi dice di no»”
Eppure, gli effetti delle droghe sono devastanti. Nel film-documentario prende parola anche Marshall Mathers, ovvero Eminem. Il rapper racconta della sua dipendenza da droghe legalizzate come Vicodin e Xanax:
«Sono arrivato a stare sveglio 24 ore al giorno per tre settimane, senza appisolarmi un minuto. Sono finito in ospedale: due ore dopo sarei morto. I miei organi stavano per collassare. C’è voluto tempo per tornare a muovermi, a parlare»