Achille Lauro, chi è il potentissimo padre e che lavoro fa: in pochi conoscono la vera storia
21 Novembre 2024 - di emmebenedetto
Achille Lauro, all’anagrafe Lauro De Marinis, è oggi uno dei cantanti italiani più innovativi e discussi.
Con il suo stile unico, una presenza scenica dirompente e una capacità innata di rompere schemi, ha saputo conquistare un posto di rilievo nella scena musicale italiana. Tuttavia, ciò che spesso passa inosservato è il contesto familiare in cui è cresciuto, segnato da figure di spicco che hanno avuto un impatto significativo sulla sua vita e sulla sua carriera.
Nato a Verona il 11 luglio 1990, Achille Lauro è cresciuto a Roma, dove ha mosso i primi passi nel mondo della musica. Il suo percorso artistico inizia circa otto anni fa, nel collettivo Quarto Blocco, un progetto legato alla scena underground romana. La svolta arriva nel 2019 con la sua partecipazione al Festival di Sanremo, dove presenta Rolls Royce, un brano che non solo attira l’attenzione del grande pubblico, ma definisce il suo stile musicale e visivo. Prodotto insieme al fedele collaboratore Boss Doms, il pezzo segna un momento di rottura con la tradizione, mostrando un Lauro audace e innovativo.
La famiglia di Achille Lauro: un’eredità di eccellenza e sacrificio
Dietro l’ecletticità di Achille Lauro si cela una famiglia dalle radici solide e dai ruoli prestigiosi. Suo padre, Nicola Lauro, è un magistrato della Corte di Cassazione, un incarico che riflette un alto livello di responsabilità e competenza nel panorama giudiziario italiano. Ma la figura paterna non è l’unica a spiccare: il nonno, Federico De Marinis, era un prefetto rinomato, mentre altri membri della famiglia hanno ricoperto ruoli di rilievo nella giustizia, come Michele De Marinis, ex Procuratore della Repubblica di Bari, e Matteo De Marinis, Viceprefetto di Bari.
Achille Lauro stesso ha parlato apertamente dell’integrità e dei sacrifici della sua famiglia. In un post su Instagram, ha ricordato come il padre, pur di mantenere la famiglia, lavorasse come insegnante di giorno e rinunciasse al sonno di notte. Ha anche sottolineato la dedizione della madre, Cristina Zambom, che ha svolto lavori umili ma caritatevoli, accogliendo bambini di famiglie in difficoltà nella loro casa.
La madre: un pilastro silenzioso e un supporto professionale
Cristina Zambom, madre di Achille Lauro, non è solo una figura materna devota, ma anche un’importante collaboratrice del figlio. Col tempo, è diventata amministratrice della No Face Agency, l’agenzia che gestisce le attività professionali dell’artista. La sua doppia funzione di madre e manager riflette una capacità straordinaria di adattarsi alle sfide e supportare Lauro nella sua scalata al successo.
Nonostante il successo e il personaggio controverso che Achille Lauro rappresenta, la sua narrazione personale è intrisa di umiltà e valori solidi. La frase “Sono figlio di gente onesta” riassume perfettamente il senso di appartenenza a una famiglia che, pur attraversando difficoltà, non ha mai compromesso la propria integrità. Questo contrasto tra il passato familiare e l’immagine trasgressiva che Lauro proietta nella sua arte aggiunge una profondità ulteriore alla sua figura pubblica.
Achille Lauro: un artista eclettico con radici solide
L’esperienza familiare di Achille Lauro, fatta di sacrifici, resilienza e un forte senso di giustizia, è un elemento cruciale per comprendere l’uomo dietro l’artista. Se da un lato la sua carriera musicale è segnata da scelte coraggiose e da una costante ricerca di innovazione, dall’altro il suo bagaglio personale è una testimonianza di valori profondi, ereditati da una famiglia straordinaria.
Achille Lauro non è solo un cantante, ma un simbolo di come tradizione e modernità possano convivere in armonia, trasformando una storia personale in un’opera d’arte collettiva.