Amy Winehouse: a 10 anni dalla morte all’asta vestiti e cimeli della cantante
14 Ottobre 2021 - di Claudia Montanari
All’asta il guardaroba e i cimeli di Amy Winehouse
Ora quell’abito, disegnato dall’amica e direttrice artistica Naomi Parry e che per Julian’s ha una stima da 10 a 20 mila dollari, sta facendo tappa a New York prima di finire all’asta assieme a scarpe, reggiseni, dischi, libri e altri cimeli. Tutti scelti in collaborazione con gli eredi, in prima fila il padre Mitch, un ex tassista con la passione del jazz, che dopo la tragica morte della figlia ha costituito una fondazione per aiutare giovani vittime di povertà, malattie e droghe.
“E’ molto difficile fare un’asta quando lavori con la famiglia di qualcuno che è scomparso molto giovane”, ha detto il direttore di Julian’s Martin Nolan. “Hanno impiegato molto a decidere cosa mettere all’incanto ma poi hanno capito che ci sono musei, fan e collezionisti che si prenderanno cura di quel che è appartenuto ad Amy per onorarne la legacy”.
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Il ricordo di Amy
L’asta, i cui proventi andranno in beneficenza, non è l’unica iniziativa organizzata in questi giorni per celebrare la memoria della Winehouse. Dopo un documentario della Bbc, Reclaiming Amy, che racconta la saga della cantante dal punto di vista dei familiari, sta per aprire a fine novembre al Design Museum di Londra “Amy: Beyond the stage”. Ovvero, la prima retrospettiva sulla vita e la carriera della premio Grammy descritta come “intellettuale della musica” e icona della moda.
La sua prima chitarra elettrica, una Daphne Fender Stratocaster azzurra usata per registrare l’album degli esordi “Frank”. Ma anche taccuini di appunti e parole di nuove canzoni, molti abiti e accessori tra cui la borsetta rossa a forma di cuore di Moschino. E il vestito giallo di Preen indossati ai Brit Awards del 2007, sono tra i pezzi della mostra a cui ha collaborato la Parry. “Spero darà ai più giovani che non l’hanno mai vista sul palcoscenico l’occasione di conoscerla”, ha spiegato, “Che definirà Amy Winehouse come vera artista al di là della rappresentazione che di lei hanno dato i media”.