Amy Winehouse si faceva mandare la droga in rehab
25 Giugno 2012 - di luiss_edalto
LONDRA – Amy Winehouse era “impazzita” quando il padre Mitch aveva cercato di sventare i tentativi della cantante di introdurre la cocaina nella clinica di riabilitazione. Una volta aveva cercato di nasconderla in un mazzo di fiori e un’altra in un orsacchiotto. I genitori della cantante blues, che è morta a causa dell’alcol e della droga a luglio 2011 all’età di 27 anni, avevano dovuto adottare misure di maggior sicurezza per impedire alla figlia di intrufolare la droga nella clinica privata. Il padre di Amy incolpa l’ex marito della figlia, Blake Fielder Civil, con cui la cantante ha avuto due anni di matrimonio turbolenti e due anni altrettanto turbolenti dopo il divorzio. Secondo il padre è stato lui ad averla iniziata all’uso di droghe pesanti, mentre lei è sempre stata contraria, fino a quando non lo ha incontrato in un pub a Londra nel 2005.
Scrivendo una nuova lettera di memorie ‘Amy, my daughter’, il padre spiega che mentre la figlia stava in clinica per la riabilitazione, “ho ricevuto una telefonata dall’ospedale per dirmi che uno degli amici di Blake aveva nascosto della droga all’interno di un orsacchiotto per introdurla nell’ospedale”. Ma non solo, Mitch racconta che il 16 giugno del 2011, Amy ha avuto un’altra crisi ed è stata portata alla London clinic, “c’erano dei ragazzi a vigilare e si davano i turni, il giorno dopo ho ricevuto una telefonata da uno di loro per avvertirmi che era arrivato un pacchetto per Amy. Sono saltato sul taxi e ho raggiunto la clinica appena in tempo per vedere un noto spacciatore con un mazzo di fiori per Amy. L’uomo della sicurezza ha controllato il bouquet scovando la cocaina. Amy era impazzita quando ha saputo che avevamo intercettato la droga”.
Nonostante gli avvertimenti del padre la cantante si è sposata ugualmente con Blake nel maggio 2007 segretamente e quando poi Amy ha chiamato il padre per comunicare la notizia è rimasto senza parole. “Non potevo dire niente. Finsi di non stare bene e riattaccai. Ero fuori di me”. Poi scrive che in quello stesso anno, il 6 agosto, “Amy ha avuto la sua prima crisi”. (Foto Lapresse).