Andrea Delogu, l’analisi? “Ho fatto i debiti, ma unica strada per salvarmi”
21 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Andrea Delogu ha festeggiato i suoi dieci anni di analisi con un post su Twitter, in cui ha parlato del suo rapporto con la psicologia. “In questi giorni ‘festeggio’ 10 anni di analisi. Ho cambiato 3 psicologi, (sono umani, bisogna cercare quello/a giusto) e un paio di vite. All’inizio non potevo permettermelo e ho fatto i debiti, ma sentivo che era l’unica strada per salvarmi. Avevo ragione. Auguri a me!”.
Successivamente, la presentatrice ha scritto un altro post su Instagram, anche a causa di alcuni commenti ricevuti da parte di utenti che hanno poca dimestichezza con l’analisi. “Dal greco anàlysis cioè scioglimento, che deriva da analýo, che sta per scompongo”, ha scritto Andrea Delogu, continuando: “Ieri ho postato su twitter quella semplicissima frase sui miei 10 anni di analisi e 3 psicologi cambiati. Molti messaggi bellissimo di gente che è in pieno percorso o lo ha chiuso, ma anche messaggi di persone che non hanno un’idea di cosa sia e la paragonano alla cartomanzia. Alcuni che dicono che ogni 3 anni si dovrebbe chiudere, altri che è meglio parlare con un amico, altri che vanno dallo stesso psicologo fra parenti o coniugi. In quanti anni secondo voi l’analisi sarà utilizzata come un qualsiasi percorso per migliorarsi la vita?”.
C’è chi rinuncia all’analisi per motivi economici
Un italiano su dieci vorrebbe andare dallo psicologo, ma è costretto a rinunciarvi per motivi economici. Quasi uno su cinque (17%) si è già rivolto a un esperto, una percentuale che aumenta al 25% nella popolazione più giovane, dai 18 ai 35 anni. E’ quanto emerso dall’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli per il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
L’86% degli intervistati vorrebbe l’introduzione della figura dello psicologo a scuola, mentre l’89% ritiene che l’assistenza psicologica sia un diritto pubblico che deve essere accessibile a tutti gratuitamente attraverso il Servizio sanitario nazionale. Secondo la rilevazione, quasi un cittadino su due (47%) chiederebbe aiuto a un esperto in caso di problemi di natura psicologica, mentre il 38% ne parlerebbe prima con le persone care.