Anna Tatangelo anni, altezza, figlio, Gigi D’Alessio FOTO
3 Febbraio 2017 - di Silvia_Di_Pasquale
Anna Tatangelo (età: 30 anni, altezza: 1,73 m) è nata a Sora, in provincia di Frosinone (Lazio) il 9 gennaio 1987. E’ diventata famosa grazie alla vittoria del Festival di Sanremo 2002 nella sezione Giovani, con il brano Doppiamente fragili. Da allora è stato un susseguirsi di successi per lei. Oltre ad essere una cantante di successo, Anna è anche una social influencer. Ha moltissimi fan sulla sua pagina Instagram, che la seguono ogni giorno con passione. Merito anche della sua bellezza, paragonabile a quella di una modella.
Per quel che riguarda la sua vita privata, Anna Tatangelo è legata dal 2006 al collega Gigi D’Alessio. I due hanno un figlio, Andrea, nato il 31 marzo 2010. Gigi è anche padre di Claudio (1986), Ilaria (1992) e Luca (2003), nati dal matrimonio con la ex moglie Carmela Barbato. Più volte i media hanno ipotizzato una possibile rottura tra i due cantanti, che tuttavia hanno sempre smentito. “Posso dirle che io e Gigi siamo, entrambi, molto impegnati sui nostri fronti lavorativi – ha spiegato a Grazia – Ma abbiamo in comune una priorità assoluta: nostro figlio. Tutto quello che facciamo ruota intorno a lui. Capita spesso che io debba prendere un treno proprio quando Gigi torna a casa e viceversa. Uno va, l’altro viene. Ma per Andrea siamo sempre presenti, non lo lasciamo mai solo”. In un’altra intervista con Vanity Fair, Anna Tatangelo ha parlato di una parentesi molto delicata della sua vita, la perdita di un bambino prima della nascita di Andrea:
“Mai stata così male. Alla sesta settimana già pensavo al colore del corredo. Invece l’embrione non si era nemmeno formato, era un “ovulo bianco”. Dopo il raschiamento, chiusa al buio, non volevo vedere nessuno. Pensavo: “Dove ho sbagliato?”. Un mese dopo ero di nuovo incinta”.
Tra i ricordi più belli di Anna: “Gigi e io nella baia di Sydney. La prima volta che ha preso in braccio Andrea. La colazione, da piccola, in cucina con mia madre. E quando a casa era tutto “Guai”. “Guai se rientri dopo mezzanotte”, “Guai se fumi”, “Guai se ti fai un tatuaggio”. E sarebbero stati davvero guai…”.