Asia Nuccetelli: “Ho passato giornate in cui non vedevo un futuro”
7 Agosto 2017 - di Silvia_Di_Pasquale
ROMA – Asia Nuccetelli parla della sua vita in un lungo post pubblicato sulla sua pagina Instagram. Un’analisi sulla sua personalità, in cui svela aspetti poco conosciuti del suo passato. “Per voi sono solo una figura positiva, negativa per tanti altri. (…) Il social network è un grande privilegio se si sa usare, tramite internet io posso comunicare con voi e raccontarmi”, scrive la figlia di Antonella Mosetti. Poi ancora: “Ricomincio da me.. ciao sono Asia ho 21 anni (tra un mese) e una vita turbolenta alle spalle. Una vita che mi ha illuso. Una vita che appena giunta l’alba ha cambiato i piani per me. Una vita che non mi ha mai ucciso, una vita che non mi ha mai tolto il sorriso”. Asia Nuccetelli scrive ancora:
“Ci siamo abituati a soffermarci sulle copertine, non rendendoci conto che la copertina attira il lettore ma se non si legge il dentro non si potrà mai sapere. Ci siamo abituati a giudicare, innervosendoci se anche noi veniamo giudicati. Ci siamo abituati a farci male, perchè è più facile far male ad una persona piuttosto che aiutarla. Ci siamo abituati a giudicare ‘stupidi’ ‘troie’ o ‘pazzi’ chi nella vita fa scelte diverse dalle nostre. Perchè? Sapete qual è la vittoria? Il cambiamento. Ho cambiato tutto di me, sia fuori che dentro, ho sentito la necessità ma sopratutto il coraggio di cambiare. Sono un eremita solitario, lo sono sempre stata”.
“Ho allontanato chiunque dalla mia vita per mia scelta, perchè quando è il momento di cambiare ho bisogno di farlo da sola. Ma devo cambiare, migliorare.. crescere. Ho passato giornate o persino periodi in cui non vedevo un futuro, ho sofferto da sola, ho pianto, ho urlato mi sono persino graffiata le guance. Ma sono cambiata e ci vogliono due cazzo di palle enormi per stravolgere i piani abbandonando tutto ciò che non reputi necessario. Mi hanno insultata, ferita, minacciata, mi hanno picchiato come se non ci fosse un domani ma il domani c’era, ed il domani ero io. Solo che non lo capivo, non volevo capirlo. Continuavo a guardare la superficie, la mia mente non riusciva a spaziare più a fondo nelle cose. Ora? Non riuscirei a ferire nemmeno una mosca, perchè mi rispetto e rispettandomi rispetto il prossimo”.