Bella Hadid: “Mio padre era un rifugiato”
2 Ottobre 2017 - di Silvia_Di_Pasquale
NEW YORK – Bella Hadid non è una fan del presidente americano Trump e quando le è possibile non esita a sottolinearlo. Nel corso di un’intervista con Harper’s Bazaar Arabia, la statuaria modella ha espresso il suo disappunto verso le politiche anti immigrazione del tycoon, prendendo come esempio la storia della sua famiglia. Il padre Mohamed è infatti arrivato negli Stati Uniti come rifugiato. “E’ arrivato dalla Palestina in America quando era un bambino“, specifica la top model. “Fortunatamente è riuscito ad arrivare, ma oggi deve essere 100 volte più difficile che allora”, dice Bella. “E’ folle che qualcuno possa dirti se puoi o meno avere una vita migliore”.
Mohamed è nato nel 1948 a Nazareth (all’epoca parte della Palestina). Da bambino, si trasferì con la sua famiglia a Damasco, in Siria – ma dopo essere ritornata in Israele, il padre di Mohamed apprese che era stato espulso. I mesi che seguirono furono tumultuosi, con entrambi i genitori di Mohamed che vivevano come rifugiati. Alla fine si trasferirono in Libano, dove il padre lavorò per l’agenzia di stampa americana Voice of America, finanziata dal governo statunitense. Alla fine si trasferirono in America quando Mohamed aveva 14 anni. Quest’ultimo è cresciuto e diventato un grande imprenditore immobiliare, nonché padre di cinque (tra cui le due supermodelle). Una storia di vita che molti potrebbero descrivere come il tipico “sogno americano”.
Bella Hadid è nata dalla relazione tra Mohamed e l’ex modella olandese Yolanda Foster (nata van den Herik). Il padre della top è molto religioso e tanto Bella quanto sua sorella Gigi sono cresciute in un ambiente familiare non estraneo alla religione. “Pregava sempre con noi, sono fiera di essere musulmana”, ha detto la top model del momento. Un aspetto poco conosciuto della vita dell’indossatrice, che ha voluto rendere noto qualche mese fa. GUARDA LE FOTO DI BELLA HADID.