Camila Raznovich: “Da piccola vivevo in una comunità ispirata a Osho”
31 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale
Camila Raznovich parla della sua infanzia nel corso di un’intervista con il Corriere della Sera. La conduttrice del programma Kilimangiaro ha spiegato di essere cresciuta in modo non convenzionale: “Vivevamo nella comunità sannyasin, ispirata a Osho. Si chiamava Vivek, era a Milano, dopo ha cambiato il nome in Macondo, come la mia nuova trasmissione in onda in prima serata da ottobre, pensata anche per la generazione Z”.
“Sono nata il 13 ottobre 1974 alla Mangiagalli di Milano da due genitori fricchettoni, entrambi argentini: mamma di origine italiana, padre ebreo russo. Due architetti con un concetto di carriera diverso dal nostro: lavorare era un modo per viaggiare. Hanno iniziato a spostarsi in Europa, poi in India. Erano gli anni ‘70, con i guru e i Beatles”, aggiunge Raznovich.
“Oggi mangio grazie alla tivù, ma noi non ce l’avevamo. Molti lo trovano aristo-freak, ma non era una mia scelta. In comunità eravamo una dozzina di bambini. E di sera meditavamo”, sottolinea. E oggi la meditazione è ancora per lei una passione, come dimostrato in più foto postate via social.
Non manca un riferimento alla sua vita privata. La conduttrice, madre di due figlie avute dall’ex marito, è attualmente legata all’imprenditore francese Loic Fleury. “Ci siamo conosciuti ad Antiparos, in Grecia, nel 2018. A un aperitivo abbiamo ballato senza parlarci, perché poi ho scoperto che in Francia si fa così: anche una canzone pop si balla in coppia, corpo a corpo. Ho trovato la cosa molto erotica. Ma prima di dargli il numero glielo ho fatto chiedere tre volte, volevo osservare a quante lo chiedeva”.
Camilla Raznovich non nasconde di avere i suoi punti deboli nel rapporto di coppia: “Emotivamente sono un disastro, quando litigo urlo. E non ne vado per niente fiera. Lui mi dice: ‘ecco il dramma italiano’! Sono una drama-queen, ma la meditazione e l’autoterapia che pratico da quando ho 6 anni mi aiutano”.