Edwige Fenech, 65 anni tra successi, carriera e amori

Edwige Fenech, 65 anni tra successi, carriera e amori

30 Dicembre 2013 - di Claudia Montanari

ROMA – Edwige Fenech, 65 anni tra successi, carriera e amori. Il 24 Dicembre Edwige Fenech ha compiuto 65 anni ma non è tempo di autocelebrazioni commoventi.

Attrice simbolo delle commedie sexy degli anni ’70, la Fenech è ancora adesso molto attiva in ambito cinematografico come produttrice. In occasione del suo compleanno ha tuttavia lasciato tutti a bocca aperta scegliendo di rifiutare una intervista in onore dei suoi 65 anni.

Edwige Fenech ha invece lasciato un breve messaggio:

“Non vorrei sembrare pedante, purtroppo non ho voluto rilasciare intervista a nessuna rivista e quotidiano, sono felice degli anni che passano, sono la nai-nai (nonna in cinese) di una stupenda bambina nata a Shanghai, dove vivono mio figlio e mia nuora, e la mia vita è una vita normalissima, senza un interesse particolare, non saprei cosa dire che sia degno di essere stampato, senza diventare noiosa parlando della mia nipotina che mi ha rubato il cuore. Vi prego di scusarmi, ma é la vita che ho scelto. E per chi mi conosce, non sembrerà strano”

Nata ad Annaba, città portuale dell’allora Algeria francese il 24 dicembre 1948, si trasferisce da piccola con sua madre a Nizza. La sua carriera inizia a 14 anni quando le viene proposto di recitare nel film “Toutes folles de lui” di Norbert Carbonnaux. Il primo film da protagonista è “Samoa, regina della giungla” del 1968 di Guido Malatesta. Dopo qualche lavoro in Germania, arriva in Italia per girare due film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, “Don Franco e don Ciccio nell’anno della contestazione” e “Satiricosissimo”, in cui interpreta l’imperatrice Poppea.

Il suo primo nudo integrale sul grande schermo è del 1976, nel film “La pretora” di Lucio Fulci. Oltre al cinema, però, la Fenech ha lavorato molto anche in tv, come conduttrice e attrice, e di recente, nel 2012, ha recitato nella miniserie “La figlia del capitano”, della quale è anche stata produttrice.

Nel 1982 ha iniziato la sua “seconda vita” professionale aprendo due case di produzione, una televisiva e una cinematografica. Per molti anni compagna di Luca Cordero di Montezemolo, oggi continua a essere molto attiva nel mondo dello spettacolo e anche la critica l’ha rivalutata. Nel 2007 Quentin Tarantino l’ha contattata per un cammeo in “Hostel: Part II” sequel del film diretto da Eli Roth.

Scrive Paolo Conti su Il Corriere della Sera:

“La sua vita è un fantastico film che si snoda lungo tante tappe del nostro costume e del nostro immaginario collettivo: il titolo di Lady France nel 1967, poi la commedia erotica italiana negli anni Settanta, negli anni Ottanta l’approdo in televisione («Sotto le stelle», «Palcoscenico Italia», «Domenica in», il Festival di Sanremo), negli anni Novanta l’ingresso nel mondo della produzione cinematografica e televisiva”

Nella sua vita c’è stato anche spazio per gli amori:

“Il capitolo privato di suo figlio Edwin nato nel 1971, cresciuto solo da lei in anni in cui certe scelte erano difficili e si pagavano duramente. Gli amori famosi, come quello durato 18 anni con Luca Cordero di Montezemolo. Tante vite in una. Ma che appartengono unicamente a lei, Edwige Fenech, una delle indiscusse bellezze della sua generazione. 
Un simbolo erotico, certo (le fu inevitabile diventarlo, con quel corpo) ma che disponeva di una sottile capacità seduttiva legata all’intelligenza e a quella consapevolezza che l’avrebbe portata, anni dopo, a non rinnegare nulla ma ad ammettere come girando certi film avesse provato «profonda tristezza, ma dovevo andare avanti, ero una ragazza madre…»”

 

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