Gabriel Garko: “Gay si sposano? Sì ma non diano fastidio”
9 Febbraio 2016 - di luiss_edalto
ROMA – La famiglia, intesa nel senso meno tradizionale, è stata oggetto di alcune domande legate alle unioni civili fatte a Gabriel Garko durante la conferenza stampa di presentazione del Festival: “Penso che se due persone sono maggiorenni e consenzienti sono libere di fare quello che vogliono, non sono in grado di giudicare nessuno. L’importante è che non diano fastidio alle persone che non vogliono essere infastidite”.
Una risposta poco chiara: in che modo due uomini o due donne che si dovessero sposare possono infastidire altre persone? Successivamente precisa meglio il suo pensiero: “Chi ha visto un altro significato nella mia frase sulla libertà, che da sempre finisce dove inizia quella degli altri, ha voluto capire male”. E sul suo essere un’icona di bellezza anche per i gay: “Sono consapevole di essere un sex symbol, anche se la gente che mi conosce sa come sono. Faccio spettacolo e so che devo essere sognato da più persone: se devo essere desiderato da un uomo che, per desiderarmi, ha bisogno di pensare che sono gay, va benissimo. Lo stesso vale se vuole sognarmi una signora di 60 anni. Facciamo spettacolo, dobbiamo far sognare la gente”. Una uscita inattesa a cui fa subito da contraltare il graffio di Virginia Raffaele: “Nun se butta via niente Garko, eh?”.
L’attore ha scelto un look ‘old style’ per il Festival. Vestirà sartoria Battistoni. “Mi ispirerò a cinque grandi attori: Paul Newman, Marcello Mastroianni, Cary Grant, Sean Connery e Marlon Brando. Non sarò la ‘copia di’, ne proporrò un ricordo in chiave moderna. L’idea mi è piaciuta molto e l’ho sposata. Ho voluto fortemente Mastroianni in questa lista di nomi stranieri”.