Gianna Nannini canta con Massimo Ranieri: “A 14 anni ero pazza di lui”

1 Dicembre 2014 - di luiss_edalto

ROMA – Gianna Nannini era una fan sfegatata di Massimo Ranieri. Lo racconta lei stessa al TgCom proprio mentre è uscito un cd di canzoni della tradizione italiana reinterpretate proprio dalla cantante senese. Ecco cosa racconta la Nannini di “‘O Sole mio”, la canzone che canta insieme a Ranieri:

 Qual è stata la canzone che hai avuto più difficoltà ad interpretare? Sicuramente ‘O sole mio’. Ho un grande rispetto della lingua napoletana ed è difficilissimo cantarla in maniera precisa e lineare. Ma ho voluto lo stesso affrontare questa sfida difficilissima se pensiamo che nel mondo ne esistono ben 67 versioni. Ma non ce la poteva fare da sola.

E’ così che è nata la collaborazione con Massimo Ranieri?

Ero pazza di lui lo confesso, a 14 anni. Lo seguivo nei concerti e gli ho anche offerto un passaggio in motorino ma lui mi aveva risposto che non poteva salire perché sarebbe stato impegnato per un film e non poteva rischiare di farsi male. Così l’ho seguito fino in albergo, eravamo a Viareggio, ho bussato alla sua porta e gli ho chiesto se potevo fargli una foto. E’ sceso nella hall, è uscito fuori e gli ho scattato una immagine di lui davanti al mio motorino.

Una lista di canzoni storiche della tradizione italiana, rilette e viste al modo di Gianna Nannini. Queste, in sintesi, le coordinate base che hanno guidato la rocker toscana alla costruzione brano dopo brano del nuovo lavoro da studio intitolato ‘Hitalia’ e in uscita l’1 dicembre. “Mi è successo raramente di cantare altri – ha detto la Nannini – ma prestare la mia voce ad un’ispirazione altrui è catartico. Così mi è venuta voglia di inciderle. Perché mi piacciono, perché mi attraggono razionalmente ma soprattutto emotivamente”.

In scaletta ci sono diciassette canzoni in totale, che partono da ‘Dio è morto’ e si concludono sulle note di ‘Volare (nel blu dipinto di blu)’, passando per ‘L’immensità’, ‘La canzone di Marinella’, ‘C’è chi dice no’ e ‘Pugni chiusi’, solo per citarne alcune.