Harry, Meghan e i pantaloni stretti del principe alle nozze: il retroscena
3 Settembre 2020 - di Silvia_Di_Pasquale
Harry e Meghan si sono trasferiti da due mesi a Montecito, nella contea di Santa Barbara, in California.
La coppia ha lasciato Los Angeles, dove è stata momentaneamente in attesa di acquistare una casa propria.
Sembra che il loro arrivo a Montecito sia stato tutt’altro che all’insegna della privacy, almeno quella dei loro nuovi vicini.
Secondo quanto riferito dal sito TMZ, i residenti della zona non sono entusiasti dell’afflusso di paparazzi, elicotteri e turisti arrivati per carpire la presenza dei Duchi del Sussex.
Nuove rivelazioni dal libro Finding Freedom.
Nei giorni scorsi in Italia è uscito il libro rivelazione dell’anno, “Harry e Meghan. Libertà“: 400 pagine scritte dai giornalisti Omid Scobie e Carolyn Durand a totale difesa dei duchi e della Megxit.
Ma dal libro emergono anche molti dettagli degli ultimi anni di Harry e Meghan.
Per esempio il giorno delle nozze il principe ha avuto un problema tanto pratico quanto imbarazzante: i suoi pantaloni erano troppo stretti.
“Sedendosi nella carrozza accanto alla sua sposa, Harry rise dicendo che i suoi pantaloni erano ‘troppo stretti'”, scrivono gli autori.
Meghan aveva invece tutt’altri pensieri: “Portandosi la mano al petto, ha avuto solo una parola quando ha visto l’enorme folla radunata sul terreno del castello: ‘Wow!'”.
Il primo anniversario all’insegna della semplicità.
Nella nuova biografia sono emersi diversi dettagli sul matrimonio del principe Harry e Meghan, nonché su come la coppia ha celebrato il loro primo anniversario di matrimonio nel 2019.
È stato rivelato che i due hanno brindato tranquillamente a casa con un tradizionale pranzo domenicale insieme alla madre di Meghan, Doria Ragland.
A quel tempo, l’attrice aveva appena dato alla luce Archie.
“Nell’anniversario del loro primo anno di matrimonio, Harry e Meghan si sono goduti un tradizionale pranzo domenicale con Doria, il suo ultimo pasto prima di tornare a Los Angeles”.
“Le sue cinque settimane a Frogmore erano volate, ma doveva tornare al lavoro”, si legge un estratto del libro.