Harry Styles riga la Porsche a un amico, lui reagisce così
10 Gennaio 2018 - di Silvia_Di_Pasquale
Harry Styles è una delle star più desiderate dalle teenagers del pianeta, ma non solo. Il suo fascino ha effetto anche sugli uomini. Lo sa bene Yianni Charalambous, l’uomo cui si affida il cantante per avere auto di lusso. “Harry Styles ha preso in prestito una Porsche da me e quando è tornato tutte le leghe erano state graffiate e lui mi ha chiesto scusa. Io gli detto che non ti preoccupare, sei Harry”, confessa Yianni, che probabilmente non avrebbe riservato lo stesso trattamento a una persona comune.
Il 2017 è stato un anno d’oro per Harry Styles. Non solo ha debuttato come solista con il suo Sign Of The Times, primo estratto dal primo album in studio Harry Styles e pubblicato il 7 aprile scorso, ma è anche apparso per la prima volta sul grande schermo con Dunkirk, film diretto da Christopher Nolan, che ha messo in campo un cast corale che comprendeva Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Aneurin Barnard, James D’Arcy, Barry Keoghan, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e il grande Tom Hardy. In occasione dell’uscita del film, il regista aveva spiegato:
“Quanto è accaduto a Dunkirk è una delle storie più importanti dell’umanità, l’estrema corsa contro il tempo e la morte. Era una situazione straordinariamente ricca di suspense, questo è certo. La nostra idea era di catapultare il pubblico in quella suspense con assoluto rispetto per la storia e la giusta intensità, ma anche naturalmente con l’idea di intrattenimento”.
Harry Styles ha superato alla grande entrambe le prove, il debutto da solista e quello di attore. Per quel che riguarda la seconda, è stato il direttore del casting di Dunkirk, John Papsidera, a spiegare i criteri grazie ai quali Styles è stato scelto:
“Harry era assolutamente giusto per la parte. Come attore è uno sconosciuto, ma quando ha letto le sue battute ci è sembrata una scelta semplicemente ovvia. Ci è parso subito interessante e fresco, e per questo ha ottenuto il ruolo. Non perché è una popstar, anzi: questo aspetto era uno svantaggio, perché c’era la possibilità che desse il messaggio sbagliato e non volevamo che la gente evitasse il film”.